(ANS – Torino) – Con gli ultimi appuntamenti della mattinata di oggi, 25 maggio, si è concluso l'Incontro dei Vescovi Salesiani sui luoghi di Don Bosco. Le attività, animate da un cardinale e da un vescovo cinesi, sono consistite nella celebrazione eucaristica e in un'ultima sessione di lavori comunitari.
di Gian Francesco Romano
Il cardinal Joseph Zen Ze-kiun, vescovo emerito di Hong Kong, ha presieduto la concelebrazione con tutti i vescovi nella Basilica di Maria Ausiliatrice. In un perfetto italiano, frutto dei suoi 9 anni trascorsi tra Roma e Torino, il cardinale ha ricordato la sua professione salesiana, avvenuta nella stessa Basilica 54 anni prima, e manifestato la sua gioia per ritrovarsi di nuovo a Valdocco, in rappresentanza dei cattolici cinesi.
Ha rinnovato la sua pubblica devozione a Maria Ausiliatrice, particolarmente venerata anche in Cina, e ha messo in luce la corrispondenza tra l'Ausiliatrice (“Madre della Chiesa, Protettrice del Papato”) e Don Bosco (“nella fedeltà al Romano Pontefice non cedeva di un millimetro”) per il loro grande amore alla Chiesa e al Vicario di Cristo.
Successivamente, nella sala Sangalli, sono stati omaggiati i presuli che in questi giorni hanno compiuto anniversari significativi; e mons. Elías Bolaños, vescovo di Zacatecoluca, a El Salvador, ha raccontato brevemente la beatificazione di mons. Óscar Romero, avvenuta sabato scorso a San Salvador – e a cui erano presenti, oltre a mons. Bolaños, i cardinali salesiani Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga e Angelo Amato.
Mons. Hon Tai-fai, Segretario della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, ha esaminato l'esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” e il modo con cui lo stesso Papa cerca di manifestarne il messaggio.
Affiancato da don Francesco Cereda, Vicario del Rettor Maggiore, il presule cinese ha illustrato “5 pietre”, 5 vie praticate dal Papa, per evangelizzare: l'atteggiamento aperto e informale, segnalato dal “buonasera” che accompagnò l'avvio del pontificato; l'attenzione al gregge dei fedeli, rappresentata dal richiamo all'“odore delle pecore”; il richiamo a trasmettere in primo luogo la “bellezza” insita nel messaggio del Vangelo, perché se è vero che tutte le verità rivelate procedono dalla stessa fonte divina, l'annuncio deve vertere fondamentalmente sulla novità rivoluzionaria del messaggio cristiano; il bisogno di non perdere “l'entusiasmo missionario” – entusiasmo che può sostenersi anche su dati tendenzialmente incoraggianti sulla realtà della Chiesa universale; e, da ultimo, il “buon umore” necessario per evangelizzare, che si contrappone al “grigio pragmatismo”.
Dopo una sessione di domande-risposte da parte dei Vescovi a mons. Hon Tai-fai, è spettato al Rettor Maggiore offrire il messaggio conclusivo. Don Á.F. Artime ha in primo luogo ringraziato i vescovi partecipanti e sottolineato come quelli trascorsi siano stati “giorni di grazia spirituale”; poi, evidenziando l'unicità salesiana che rappresenta Valdocco, ha parlato con soddisfazione di una “Congregazione matura” e, ribadendo il messaggio con cui aveva accolto i suoi confratelli vescovi, ha detto a cardinali, arcivescovi e vescovi: “la Congregazione Salesiana è casa vostra”.
Pubblicato il 25/05/2015