(ANS – Monrovia) – Migliora la situazione della Liberia in rapporto al virus Ebola, ma è ancora presto per dichiarare vinta la battaglia. Mentre in molte regioni sono trascorsi oltre 42 giorni senza nuovi casi  – due volte il periodo di incubazione del contagio – a Monrovia il 20 marzo è stata registrata una nuova infezione.

Nelle settimane scorse la Presidente del paese, on. Ellen Johnson Sirleaf, ha dichiarato la riapertura dei confini. In Guinea e Sierra Leone, confinanti con la Liberia, la situazione sta migliorando ma è ancora aperta. Si registrano nuovi casi ogni giorno e per molti di essi non si sa da chi è arrivata l’infezione.

Con la riapertura della scuola, stanno riprendendo tutte le attività nella missione salesiana di Matadi, un quartiere della capitale, Monrovia. Presso l’opera è anche in programma una visita di don Jorge Crisafulli, Superiore dell’Ispettoria Africa Occidentale Anglofona, il quale si fermerà per due settimane, approfittando della riapertura dei confini.

“La Provvidenza continua a muovere i cuori e ad aprire le mani di tanti – racconta don Nicola Ciarapica, direttore dell’opera salesiana di Matadi –. Siamo riusciti fino ad ora ad aiutare 100 famiglie sostenendole economicamente nel pagare le tasse scolastiche, mentre le richieste di aiuto arrivano di giorno in giorno. Possiamo testimoniare che anche nella situazione di sofferenza, causata dal contagio Ebola, la dedizione, la solidarietà,  l’amore sono veramente più forti della paura, della malattia, della morte e portano vita.

Continuiamo nella preghiera vicendevole e a prepararci alla Pasqua facendoci convertire dalla testimonianza di amore di chi ha donato anche la sua vita”, conclude il salesiano.

Pubblicato il 26/03/2015