(ANS – Santa Clara)– Oggi, 9 dicembre, si commemorano 60 anni dall’arrivo del Servo di Dio don José Vandor a Santa Clara. “Davanti a lui si apriva un futuro pieno di speranza per sé e per la missione che gli era stato chiesto di avviare in quella terra: la cura spirituale della cappella del Carmen e la costruzione di una scuola per i bambini poveri, a cui si sarebbe dato il nome di ‘Rosa Pérez Velasco’, l’educatrice santaclareña iniziatrice del processo di arrivo dei Salesiani a Santa Clara, che morì improvvisamente prima dell’arrivo di don Vandor” (tratto dal bollettino “El Peregrino”).
di Caruchy Castellanos
“Uomo versatile, dotato di molte qualità umane e spirituali, don Vandor è ricordato per essere stato un pastore, dotato della gioia di sapere di portare un messaggio ispirato dal Vangelo e sostenuta dalla fiducia in Cristo morto e risorto, che sempre dà origine alla speranza. Nemmeno nei momenti più bui della storia cubana, tra gli anni '60 e '70 del secolo scorso, ha lasciato spazio allo scoraggiamento, al pessimismo e alla frustrazione. Al contrario, c’è sempre stato in lui il desiderio di dare il meglio di sé, e, soprattutto, mostrare a chi entrava in contatto con lui che, anche se tutto sembrava fallimento e sconfitta, la fede era sempre in grado di dare luce e generare vita”.
In questi giorni, inoltre, la comunità salesiana a Santa Clara, ha festeggiato anche la dedicazione di un nuovo santuario alla Vergine della Carità; per questo motivo la Pastorale per gli adolescenti della diocesi di Santa Clara si è riunita, sabato 29 novembre, presso la Cattedrale della città e oltre 400 ragazzi hanno vissuto una giornata di festa, tra canti, esibizioni teatrali e giochi, fino alla messa finale, nel santuario, presieduta dal vescovo della città, mons. Arturo González Amador.
In quell’occasione è stato anche presentato per la prima volta un nuovo gruppo musicale nato nella parrocchia salesiana, composto da adolescenti e giovani.
Pubblicato il 09/12/2014