(ANS – Roma) – “Da venerdì prossimo a domenica mi recherò in Turchia in Viaggio Apostolico. Invito tutti a pregare perché questa visita di Pietro al fratello Andrea porti frutti di pace, sincero dialogo tra le religioni e concordia nella nazione turca”. Con queste parole, ieri, mercoledì 26 novembre, Papa Francesco ha concluso la sua udienza generale.
La Turchia, nazione di circa 76 milioni di abitanti, paese ponte tra l’Europa e l’Asia, da tempo rivolge lo sguardo alla Unione Europea, trovando reazioni discordanti.
Nel paese, a stragrande maggioranza islamica, i cristiani sono 120 mila, e i cattolici circa 53.000, pari allo 0,07% della popolazione, appartenenti a diversi riti: bizantino, latino, armeno e caldeo. 54 le parrocchie, 6 vescovi, 6 sacerdoti diocesani, 52 sacerdoti religiosi, 54 religiose, 7 religiosi non sacerdoti, alcuni missionari laici. La religione è dichiarata nella carta d’identità dei cittadini e la situazione per i cristiani non è sempre facile.
Nei tre giorni di visita, Papa Francesco visiterà luoghi simbolici del paese, come il mausoleo di Ataturk ad Ankara e il museo di Santa Sofia e la Moschea Blu di Istanbul; incontrerà le principali autorità politiche del paese; e parteciperà a varie funzioni religiose, sia con la piccola comunità cattolica locale, sia di tipo ecumenico, in spirito di fratellanza con Bartolomeo I, Patriarca ecumenico di Costantinopoli.
I Salesiani sono presenti in Turchia dal 1903. A Istambul ha sede una comunità composta da sette religiosi, appartenente all’Ispettoria del Medio Oriente. La comunità è impegnata nelle seguenti espressioni di servizio: anima la parrocchia della Cattedrale cattolica dello Spirito Santo, il Santuario Nostra Signora di Lourdes dei Georgiani, un oratorio-centro giovanile e varie cappellanie; gestisce una scuola materna, elementare e media – una delle pochissime scuole dirette da religiosi – e si dedica all’assistenza ai profughi e agli immigrati, all’amministrazione della Casa del Profugo, e alla cura pastorale dei Salesiani Cooperatori e dell’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA).
Pubblicato il 27/11/2014
