(ANS – Berlino) – Quasi 30 persone, tra direttori e collaboratori di comunità salesiane di 11 paesi europei, si sono incontrati dal 12 al 14 Novembre a Berlino per confrontarsi sul tema “(Nuova) sofferenza dei giovani in Europa – Risposte salesiane?”. Presente anche l’Economo generale della Congregazione, sig. Jean Paul Muller, SDB, che ha commentato: “l’ambiente di vita europeo deve diventare un luogo in cui i giovani siano ascoltati”.

La conferenza, primo incontro di un processo da sviluppare sul lungo periodo, è stata promossa dall’Ispettoria tedesca, guidata da don Josef Grünner, ed ha avuto come suo obiettivo quello di valutare le opportunità di collaborazione tra le varie realtà salesiane dei diversi paesi, per sfruttare meglio le risorse esistenti, unire le forze e approfittare reciprocamente delle idee ed esperienze fatte altrove.

I partecipanti hanno condiviso il lavoro svolto con i bambini e i giovani emarginati in Europa; sono stati presentati progetti della Spagna, Ungheria, Irlanda, Belgio, Turchia e Germania, ed anche il centro salesiano di Berlino, sede della conferenza, ha presentato il proprio impegno.

Per portare avanti con successo in Europa e nel mondo il lavoro come “avvocati dei giovani”, l’Economo generale ha sottolineato che i Salesiani e i loro collaboratori devono continuare le buone opere che già realizzano, ma devono anche esplorare “terre nuove e tentare delle cooperazioni”. Un processo che non riguarda più “solo singole questioni in un’Ispettoria o nell’altra, ma le fondamenta”. Solo se si è in grado di far “entrare nella politica” l’ambiente di vita dei giovani e di “realizzare nelle comunità una pastorale giovanile globale” si è in grado di far diventare “l’ambiente di vita europeo” un luogo in cui “i giovani siano ascoltati”.

Sono state menzionate come possibilità di concreta collaborazione, oltre ad uno scambio regolare d’idee, anche delle misure collettive di qualificazione e formazione dei collaboratori, opzioni per finanziamenti comuni e movimenti giovanili transnazionali.

Il Vicario ispettoriale della Germania, don Franz-Ulrich Otto, che ha condotto l’incontro, si è mostrato molto contento dei risultati ottenuti. “Dal mio punto di vista la cosa più interessante è stato dato dalla varietà degli approcci e dei vari progetti. Ad esempio, si è visto come alcuni contatti pastorali con i giovani avvengono tramite la parrocchia, altri si realizzano per le strade, nell’incontro con i giovani disoccupati, rifugiati, i bambini e i giovani nomadi”.

Pubblicato il 19/11/2014