(ANS – Phnom Penh) – Nel corso della prima visita d’animazione alla Delegazione ispettoriale della Cambogia – eretta, in seno all’Ispettoria della Thailandia, lo scorso 19 Febbraio – il Consigliere per la regione Asia Est-Oceania, don Václav Klement, ha visitato quasi tutte le presenze salesiana nel paese e ha potuto ammirare la grande crescita vocazionale della Famiglia Salesiana.
La giornata più significativa è stata quella del 6 Agosto, con l’incontro degli 8 Salesiani attualmente operativi in Cambogia (altri 8 salesiani appartenenti alla Delegazione si trovano ora per vari motivi all’estero). Nel corso dei colloqui, centrati sullo spirito del Capitolo Generale 27, e in particolare sul senso della testimonianza, don Klement ha raccolto i sogni e le sfide della neonata Delegazione, frutto del lavoro e dell’impegno di molti pionieri missionari negli ultimi 25 anni.
Al momento la Famiglia Salesiana nel paese può contare su 16 Salesiani (di cui 2 autoctoni), 24 Figlie di Maria Ausiliatrice (2 autoctone), 6 Suore Ancelle del Cuore Immacolato di Maria (una autoctona, assieme ad una novizia), due aspiranti Volontarie di Don Bosco (entrambe autoctone), circa 24 Salesiani Cooperatori e 900 exallievi salesiani, senza contare le exallieve delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA): un’intensa crescita vocazionale, specchio della giovane e dinamica comunità cattolica cambogiana.
Come anche in Laos, non ci sono ancora diocesi in Cambogia. Phnom Penh è un Vicariato e Battambang e Kompong-Cham sono Prefetture. Complessivamente ci sono circa 75 sacerdoti (5 dei quali autoctoni). Molti sono i religiosi, le società missionarie e già qualche migliaio i giovani cattolici.
Nelle cinque presenze salesiane – Phnom Penh, Sihanoukville, Kep, Battambang e Poipet – operano centinaia di insegnanti, per la maggior parte exallievi, che si dedicano ad oltre 2000 studenti. Nonostante solo le case di Phnom Penh e Sihanoukville siano canonicamente erette, la missione salesiana è portata avanti anche grazie alla collaborazione di vari missionari laici, volontari, due sacerdoti diocesani – uno dei quali è divenuto Salesiano Cooperatore e coordinatore del centro dei Salesiani Cooperatori a Phnom Penh – e molti exallievi che si identificano profondamente con Don Bosco e la sua missione.
La realtà sociale, economica e religiosa cambogiana è in rapida evoluzione, ma le comunità salesiane sono molto attente ai suoi cambiamenti. La presenza di un corpo docenti e di educatori molto giovani – molti dei quali giovani anche nella fede, perché battezzati di recente – costituisce in tal senso una grande risorsa.
Da segnalare, infine, che la Delegazione cambogiana ha in programma di realizzare una grande festa in onore del Bicentenario della nascita di Don Bosco nel prossimo mese di Gennaio. L’evento, organizzato su 3 giorni, prevede di riunire a Phnom Penh autorità ecclesiastiche e civili, 4.000 exallievi dei Salesiani e delle FMA e i membri di tutti i 7 gruppi della Famiglia Salesiana presenti nel paese.
Pubblicato il 11/08/2014
