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27/5/2014 - Israele - La Festa di Maria Ausiliatrice con Don Chávez e don Bregolin
Foto dell'articolo -ISRAELE – LA FESTA DI MARIA AUSILIATRICE CON DON CHÁVEZ E DON BREGOLIN

(ANS – Gerusalemme)– La Festa di Maria Ausiliatrice è stata celebrata con particolare gioia presso la comunità salesiana di “Ratisbonne”, nello Studium Theologicum Salesianum – Facoltà di Teologia, Campus di Gerusalemme – per la presenza di Don Pascual Chávez e don Adriano Bregolin, rispettivamente Rettor Maggiore e Vicario emeriti. I due salesiani stanno compiendo un pellegrinaggio di 2 settimane in Terra Santa e hanno deciso di trascorrerne una a Ratisbonne.

Durante tutto questo periodo la comunità salesiana ha potuto apprezzare le omelie e i pensieri della “Buona Notte” offerti da Don Chávez.

Nel giorno dell’Ausiliatrice Don Chávez ha presieduto la messa delle 18:00, ora locale. Durante l’Eucaristia il IX Successore di Don Bosco ha anche ricevuto la Professione Perpetua del chierico salesiano Finansiuns Sidabutar, originario della Visitatoria di Indonesia-Timor Est, e ha conferito i ministeri di lettore e di accolito ai chierici che avevano concluso rispettivamente il loro 1° e 2° anno di Teologia.

Nell’omelia Don Chávez ha esortato i membri della Congregazione ad imitare l’atteggiamento di Maria a Cana: in primo luogo, essere attenti ai bisogni degli altri, soprattutto ai bisogni dei giovani, degli ultimi, i diseredati, di coloro che non contano nulla nella società e a volte nemmeno nella Chiesa; in secondo luogo, imparare a rivolgersi a Gesù come all’unico in grado di rispondere ai nostri bisogni di significato più profondi; in terzo e ultimo luogo, sentire la necessità di portare Gesù a tutti, perché “Cristo è un diritto di tutti. Se diamo Gesù ai giovani, gli stiamo dando tutto”, mentre al contrario “possiamo dare loro molte cose, ma senza Gesù sono nulla”.

Infine, rivolgendosi specialmente a quanti ricevevano i ministeri, Don Chávez ha affermato che questi incarichi hanno uno scopo pedagogico. Essi sono finalizzati allo sviluppo di valori e attitudini che sono parte dell’identità cristiana. L’obiettivo dei ministeri del Lettorato e dell’Accolitato è perciò triplice: configurarsi a Cristo, identificarsi con la Chiesa e Servire.

Mentre parlando della professione religiosa, il Rettor Maggiore emerito l’ha descritta come un atto antropologicamente profondo, “perché – ha detto Don Chávez – abbiamo a che fare con l’amore; si tratta di una professione di amore; si sta confessando che siete amati da Qualcuno che mai tradisce e mai delude. Per questo motivo noi non diventiamo salesiani per fare qualcosa (non siamo assistenti sociali o volontari), no! Diventiamo Salesiani a causa di Qualcuno che ci ha amati per primo, che ha fissato il suo sguardo su di noi!”.

Pubblicato il 27/05/2014

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