(ANS – Roma) – L’Ispettoria di Chennai è attualmente l’Ispettoria più numerosa dell’India, con 372 salesiani professi e 19 novizi. Ne ha parlato lunedì 17 Marzo, nel pensiero della “Buona notte”, l’Ispettore, don Raphael Jayapalan.
“Senza dubbio l’Ispettoria è stata benedetta con un buon numero di vocazioni ed un numero di pre-novizi, novizi e studenti di teologia. Recentemente, per le vocazioni missionarie è stato avviato un Aspirantato missionario a Perambur”. L’Ispettoria, che ha 80 anni di vita, ora si presenta con numeri rilevanti: 21 parrocchie, 29 centri giovanili, 46 scuole, 18 orfanotrofi, collegi, ostelli per ragazzi e ragazze, 3 ostelli per giovani lavoratori, 25 ostelli per giovani, 281 scuole serali per bambini poveri.
La grande famiglia di Don Bosco e la sua rete hanno il più alto numero di scuole professionali in India, seconde solo al governo. Nell’Ispettoria di Chennai si offre formazione professionale con due università politecniche, 1 Istituto Agrario, 5 scuole professionali formali e 17 non formali, cui si aggiungono 11 centri d’istruzione a livello universitario.
“L’Ispettoria è attenta ai segni dei tempi, mantenendo la fedeltà al carisma e allo spirito di Don Bosco e manifestando se stessa, attraverso varie attività e apostolato, tutto in funzione dei servizi per i giovani, specialmente i più bisognosi”. Sono stati così lanciati e sperimentati servizi specializzati per i bambini di strada o malati, gli anziani, apostolato nelle baraccopoli, pastorale carceraria, pastorale per gli zingari, gruppi di auto-sostegno…
Particolarmente rilevante sono il servizio e l’apostolato per giovani affetti da HIV/AIDS, ai quali sono offerte due proposte di accompagnamento:
Una rilevanza strategica ce l’ha anche la Comunicazione Sociale, con il Don Bosco Institute of Communication Arts (DBICA), una scuola di arti grafiche e visive, con attività professionali e di animazione; e il centro editoriale ARUMBU Publications.
Presente anche uno sguardo missionario: un salesiano è stato inviato ad Hong Kong, per i giovani emigrati asiatici, e altri in Canada. Una presenza è negli Emirati Arabi e si pensa di avviarne altre a Dubai e ad Abu Dhabi.
Tutto si svolge nel nome di Don Bosco che “è molto conosciuto, amato e imitato dai giovani; e noi, suoi seguaci, cerchiamo di essere fedeli, credibili e determinati nell’offrire nuove speranze ed aspirazioni profonde ai giovani, formandoli ad essere onesti cittadini e degni figli di Dio”.
Pubblicato il 19/03/2014