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31/3/2008 - Vaticano - CG 26: Il saluto del Rettor Maggiore al Papa
Foto dell'articolo -VATICANO – CG 26: IL SALUTO DEL RETTOR MAGGIORE AL PAPA

(ANS – Città del Vaticano) – “Beatissimo Padre, sentiamo una gioia grande e consideriamo uno stupendo dono di Dio poter incontrare Vostra Santità in occasione del nostro 26° Capitolo Generale” sono queste le parole con le quale il Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Pascual Chávez, ha introdotto il suo messaggio di saluto al Santo Padre Benedetto XVI in occasione dell’udienza concessa questa mattina ai salesiani capitolari.

 

Don Chávez ha richiamato nel suo messaggio anche la raccomandazione che Don Bosco faceva ai suoi salesiani: “Qualunque fatica è poca quando si tratta della Chiesa e del Papato”, diceva il santo.

“Il Capitolo che stiamo celebrando – ha evidenziato Don Chávez - ha focalizzato l’attenzione su un importante nucleo carismatico della nostra Congregazione Salesiana: ‘Da mihi animas, cetera tolle’. Questa breve preghiera è il motto che Don Bosco scelse, fin dagli inizi, per il suo apostolato tra i giovani. Egli intendeva così esprimere, al tempo stesso, la sua totale consegna a Dio, una grande passione apostolica, e la disponibilità totale ad ogni rinuncia, pur di poter portare a compimento la sua missione”.

Don Chávez ha riportato anche con alcuni dati sull’attuale impegno educativo della Congregazione: “Trent’anni fa il Rettor Maggiore, don Egidio Viganò aveva dato origine al ‘Progetto Africa’. Una vasta iniziativa di gemellaggi missionari ha fatto sì che la nostra presenza si potesse moltiplicare, estendendosi fino a raggiungere 42 paesi del continente. Oggi i Confratelli in Africa sono più di 1200 e la maggioranza di essi sono autoctoni. In America Latina continuiamo a lavorare con grande impegno nel campo dell’educazione. È sempre grande l’attenzione ai giovani più poveri delle periferie urbane, della strada e anche delle zone meno progredite del continente. In Asia e Oceania, dove la religione cattolica è percentualmente poco diffusa, abbiamo una grande fioritura vocazionale e l’evangelizzazione è portata avanti con entusiasmo e con frutto, soprattutto tra le popolazioni di origine tribale. Così in India, in Indonesia, nel Vietnam, a Timor, fino alle Isole Figi e Samoa”.

Similarmente, come annunciato dal Rettor Maggiore, il CG26 si sta orientando per un ‘Progetto Europa’, “mirato a ridisegnare la presenza salesiana con maggiore incisività ed efficacia in questo continente. Cercare, cioè, una nuova proposta di evangelizzazione per rispondere ai bisogni spirituali e morali di questi giovani, che ci appaiono un po’ come pellegrini senza guide e senza meta”.

Concludendo Don Chávez ha assicurato al Pontefice la “preghiera costante per le sue intenzioni per la Chiesa e per il mondo” e la garanzia di accogliere “con gioia quelle indicazioni che più chiaramente potranno segnare il cammino della nostra Congregazione nei prossimi sei anni, che ci prepareranno in maniera immediata alla celebrazione del bicentenario della nascita di Don Bosco.”

Pubblicato il 31/03/2008

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