(ANS – Hong Kong) – In occasione della beatificazione del salesiano coadiutore Stefano Sándor, il 19 ottobre 2013, l’Ispettoria “Maria Ausiliatrice” della Cina ha organizzato una serie di vari atti celebrativi. Ad Hong Kong sono stati organizzati un raduno di salesiani coadiutori, al mattino; una sessione di condivisione per la Famiglia Salesiana, nel pomeriggio; ed una celebrazione eucaristica conclusiva. Altre sessioni di condivisione e messe in onore del neobeato hanno avuto luogo anche a Macao e Taiwan.

Al raduno dei coadiutori, svoltosi presso le nuove strutture della parrocchia “San Antonio” di Hong Kong, i partecipanti hanno dapprima condiviso l’esperienza vissuta al Congresso dei salesiani coadiutori della regione Asia Est-Ocenia, svoltosi a Hua Hin, Thailandia, nello scorso mese di settembre. I validi contenuti condivisi, il dinamismo, l’entusiasmo e la buona formazione dei giovani, assieme all’esperienza degli anziani, sono stati i principali elementi positivi rimasti di quell’appuntamento.

Successivamente i coadiutori si sono concentrati sulla vita del beato Stefano Sándor, le sue virtù e il suo essere fonte d’ispirazione per i coadiutori salesiani di oggi.

Ha poi avuto luogo la sessione di condivisione aperta alla Famiglia Salesiana, che ha registrato una grande partecipazione. Don Peter Ng e don Jospeh Cheung, con obiettivi e stili diversi, hanno raccontato la vita del beato e la sua vocazione da coadiutore. Durante la seguente sessione di domande e risposte su Stefano Sándor si è reso manifesto l’interesse dei presenti sulla figura del nuovo beato, da tutti ritenuto un dono e un onore dato da Dio alla Famiglia Salesiana.

La giornata celebrativa si è chiusa con la messa solenne presieduta dal card. Joseph Zen Ze-kiun, sdb, vescovo emerito di Hong Kong, e concelebrata da circa 20 sacerdoti. Il cardinale ha parlato di Sándor, del suo martirio e del suo impegno come educatore. Per farne capire appieno le difficoltà che dovette affrontare il card. Zen ha ricordato anche la storia del cardinal Mindszenty e le persecuzioni subite da tanti sacerdoti e religiosi in molte parti del mondo durante il secolo scorso. “Dovremmo far tesoro della libertà che godiamo, ringraziare Dio per il prezioso dono della fede, e chiedere ai santi del cielo, come al beato Sándor, di aiutarci ad imitare il loro esempio, per diventare sale della terra e luce del mondo” ha detto in conclusione.

Pubblicato il 22/10/2013