Guatemala – Don Esteban Ortiz inizia la Visita Straordinaria all’Ispettoria del Centroamerica |
Guatemala – L’oratorio salesiano si diffonde tra i villaggi Q’eqchi |
(ANS – San Pedro Carchá) – Nello scorso finesettimana la Missione Salesiana situata in Altaverapaz, in una parrocchia di etnia Q’eqchi di 250.000 abitanti, è stata coinvolta nelle operazioni di soccorso alla popolazione che abita le zone montagnose della parrocchia “La Tinta”, che ha subito gravi danni a causa di alcune inondazioni.
Il vescovo delle diocesi di Verapaz, Cobán, mons. Rodolfo Valenzuela, ha invitato tutta la diocesi ad aiutare le famiglie colpite dalla calamità, che hanno perso praticamente tutto. I villaggi colpiti sono stati 4 e sono rimasti isolati. I salesiani della missione, sostenuti dalla Procura Missionaria Salesiana di New Rochelle, sono riusciti a donare una buona quantità di riso arricchito da proteine per rispondere all’emergenza immediata e sono stati i primi a giungere sul luogo.
Il percorso per raggiungerli è stato duro, poiché il cammino utilizzato di solito è stato cancellato dalle frane della montagna. Don Vittorio Castagna, a nome dei salesiani della missione, è giunto ai villaggi di Kaqiha’ e Samiha dopo 4 ore in auto e 3 ore a piedi, e quello che si è presentato ai suoi occhi è stato uno scenario di devastazione generale.
Le numerose famiglie in stato di degrado hanno accolto gli aiuti con grande gioia e il religioso è stato accolto come una benedizione di Dio.
“Purtroppo questa è gente dimenticata dai mezzi di comunicazione internazionali e locali, ragion per cui solo la Chiesa Cattolica si prende cura di loro. – spiega don Castagna – Il sacerdote generalmente è anche un padre per loro e in molti casi è l’unico che li aiuta quando ci sono emergenze. L’organizzazione della Procura Missionaria di New Rochelle, nella persone di Jessica O’Connor e don Mark Hyde, sdb, ha permesso un aiuto concreto che ha beneficiato almeno 50 delle famiglie colpite dalle frane”.
I salesiani che lavorano con gli indigeni Q’eqchi periodicamente affrontano situazioni di necessità e problematiche sociali nelle attività di aiuto a quella popolazione. La presenza di Don Bosco in quelle terre ha perciò sempre rappresentato un segno della Provvidenza per la popolazione locale, che infatti nutre un grande amore per il fondatore dei salesiani e attualmente non c’è villaggio che non conosca il padre e maestro della gioventù.
Pubblicato il 07/08/2013