(ANS – Roma) – Nel mese di agosto il calendario liturgico salesiano ricorda tre beati: don Augusto Czartoryski, sdb; sr Maria Troncatti, FMA; e Zeffirino Namuncurà. Li presenta don Pierluigi Cameroni, Postulatore generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana.

2 agosto, beato Augusto Czartoryski

Celebriamo la memoria di questo uomo, che da principe volle farsi salesiano, riprendendo le espressioni del papa beato Giovanni Paolo II in occasione della sua beatificazione il 25 aprile 2004: “Augusto Czartoryski, presentava a Dio nella preghiera tutte le domande e le perplessità di fondo e poi nello spirito di obbedienza seguiva i consigli delle sue guide spirituali. Così ha compreso la sua vocazione di intraprendere la vita povera per servire i più piccoli. Lo stesso metodo gli ha permesso, nel corso di tutta la vita, di compiere scelte tali, che oggi possiamo dire che egli ha realizzato i disegni della Provvidenza Divina in modo eroico. Voglio lasciare l’esempio della sua santità soprattutto ai giovani, che oggi cercano il modo di decifrare la volontà di Dio nei riguardi della loro vita e desiderano ogni giorno procedere fedelmente secondo la parola divina. Miei cari giovani amici, imparate dal beato Augusto a chiedere ardentemente nella preghiera la luce dello Spirito Santo e guide sagge, affinché possiate conoscere il piano divino nella vostra vita e siate capaci di camminare sempre sulla via della santità”.

25 agosto, beata Maria Troncatti

Anche se liturgicamente non è possibile celebrarla, perché coincidente con la domenica, ricorre quest’anno la prima Memoria liturgica della Beata Maria Troncatti, Figlia di Maria Ausiliatrice (FMA), beatificata il 24 novembre 2012 a Macas (Ecuador).

Nata a Corteno Golgi (Brescia) il 16 febbraio 1883, cresce lieta in una famiglia numerosa. Assidua alla catechesi parrocchiale e ai Sacramenti, attende di essere maggiorenne prima di chiedere l’ammissione all’Istituto delle FMA ed emette la prima professione nel 1908 a Nizza Monferrato. Nella prima guerra mondiale (1915-18) lavora come crocerossina nell’ospedale militare: una esperienza che le riuscirà quanto mai preziosa successivamente. Partita infatti per l’Equatore nel 1922, è mandata fra gli indigeni Shuar dove inizia un difficile lavoro di evangelizzazione: Macas, Sevilla don Bosco, Sucúa sono alcuni dei “miracoli” tuttora fiorenti dell’azione di sr Troncatti. La sua opera per la promozione della donna shuar fiorisce in centinaia di nuove famiglie cristiane, formate per la prima volta su libera scelta dei giovani sposi. Muore in un tragico incidente aereo a Sucúa il 25 agosto 1969.

La forza della sua testimonianza era una fede immensa: pregava e faceva pregare molto. Comeda tradizione salesiana, aveva un affetto particolare per il Santo Padre e rispetto e venerazione per i vescovi e i sacerdoti.

26 agosto, beato Zeffirino Namuncurà

Zeffirino nasce da una famiglia fiera e generosa della forte tribù degli Indios Araucani, della terra di Patagonia. Se la santità ha potuto fiorire in lui, è perché ha trovato un fertile terreno nelle qualità umane proprie della sua terra e della sua stirpe. Egli riassume in sé le sofferenze, le ansie, le aspirazioni dei Mapuches, che proprio durante gli anni della sua fanciullezza si incontrarono con il Vangelo e si aprirono al dono della fede.

Zeffirino aveva scelto come suo modello Domenico Savio – col quale è rappresentato, insieme a Don Bosco, anche nella basilica Vaticana. Dal giovane italiano prese quella ricetta per la santità che Don Bosco stesso aveva formulato per i suoi giovani allievi: “Sii sempre allegro; fai bene i tuoi doveri di studio e di pietà; aiuta i tuoi compagni”. Egli ha raggiunto le vette della perfezione evangelica compiendo bene i doveri di ogni giorno, e ricorda a tutti noi che la santità non è qualche cosa di eccezionale, riservata a pochi eletti, ma una vocazione che riguarda tutti i cristiani.

Nella sezione dedicati ai beati salesiani di sdb.org sono disponibili ulteriori informazioni.

Pubblicato il 01/08/2013