(ANS – Seul) – Il 3 giugno a Seul è stato inaugurato il centro per giovani in difficoltà “Sogno”. Il centro, voluto dalle autorità municipali di Seul, è stato affidato ai Salesiani - che con sessanta anni di esperienza educativa nel paese – hanno conquistato la loro fiducia.

“Spero che i giovani di questo centro vivano l’esperienza di essere amati più che altrove e che grazie a questa esperienza realizzino i loro sogni, che crescano come cittadini onesti e buone persone. Basta che siate giovani per essere tanto amati”, sono state le parole di saluto di don Stephen Nam, Ispettore della Corea, all’inaugurazione del Centro giovanile “Sogno”. Erano presenti circa 400 persone tra salesiani, membri della Famiglia Salesiana, rappresentanti del municipio, giovani animatori e giovani.

Il nuovo centro giovanile sorge nel distretto Gangnam-gu, diventato famoso per un recente successo musicale, un’icona del rapido sviluppo economico vissuto in Corea nel anni ’70 e ’80. Le autorità municipali hanno voluto questo centro per far fronte alle varie problematiche giovanili presenti nel quartiere.

Nel febbraio 2012 il municipio di Seul decise di affidare ai salesiani la gestione del nascente centro; il governo locale, però, non aveva ancora definito l’obiettivo e le modalità di realizzazione. I salesiani assunsero il progetto affidandolo a tre confratelli, esperti nella pastorale giovanile, che approntarono una equipe di 20 laici qualificati nei vari ambiti della realtà giovanile. I primi programmi sono partiti a settembre scorso per giovani che avevano lasciato casa per vari motivi.

Il centro giovanile, descritto come un “un centro giovanile integrale”, occupa due piani di un edificio di sette, per un totale di 6500 mq, e offre diverse attività come doposcuola, fine settimana organizzati, orientamento, attività di gruppo, consulenza, programmi educativi certificati, un casa di accoglienza, programmi scolastici alternativi, e un programma di educazione sessuale per i giovani; in altre parole una “Valdocco” per una città caratterizzata dal secolarismo e dal consumismo.

Il vicesindaco della metropoli di Seul, sig. Kim Sangbeom, intervenuto all’inaugurazione, ha detto: “sappiamo molto bene che per lavorare con i giovani c’è bisogno di persone che li amino e sappiano condividere con loro. Non è questione politica o di un buon programma o di fondi. Abbiamo bisogno di maestri che siano completamente dedicati ai giovani. Per questo vogliano ringraziare i Salesiani che hanno accettato volentieri la nostra richiesta di assumere la responsabilità di questo centro. Sono famosi per la loro abilità nel campo giovanile e lo hanno dimostrato nel modo in cui hanno accolto e dato vita a questo centro. Vorrei chiedere a nome di tutti i cittadini di Seul di farvi amici e maestri dei giovani in situazioni di difficoltà affinché realizzino i loro sogni e così superino le difficoltà con la forza che viene dal vostro accompagnamento”.

Don Joseph Na Hyengkuy, ora Direttore del centro, e che ha appena completato il dottorato in assistenza sociale a Sydney, Australia, ha aggiunto: “Vogliamo esprimere il nostro apprezzamento a ciascuno dei presenti che ci hanno incoraggiato a condividere la vita coni giovani bisognosi. E vi assicuriamo che con la nostra esperienza e la rete Salesiana lavoreremo insieme per i sogni dei giovani della Corea”.

Pubblicato il 26/06/2013