Guatemala – L’oratorio salesiano si diffonde tra i villaggi Q’eqchi |
Guatemala – L’Anno della Fede nell’ascolto della Parola di Dio |
Fotocronaca del 20/5/2013 |
(ANS – San Pedro Carchá) – Domenica 5 maggio 1100 bambini di etnia Q’eqchi hanno voluto celebrare san Domenico Savio con una giornata di festa. I piccoli appartengono al settore parrocchiale animato da don Vittorio Castagna, sdb, nella sterminata parrocchia di San Pedro Carchá – che conta 250.000 abitanti; per permettere la massima partecipazione, l’evento è stato realizzato in due diverse sedi strategiche.
Alcuni dei piccoli partecipanti hanno dovuto camminare almeno 3 o 4 ore per arrivare a destinazione. La scelta di vivere un momento di riflessione, di festa e di spiritualità è venuta dagli stessi ragazzi: già l’anno scorso era stato realizzata un’iniziativa analoga, ma ristretta ad alcuni villaggi; quest’anno in modo unanime tutti i villaggi hanno aderito con una piccola rappresentanza.
La giornata è iniziata con l’accoglienza dei bambini ed è seguita con una condivisione da parte delle varie delegazioni sul perché Domenico Savio rappresenti un modello per i giovani. Successivamente vari ragazzi hanno offerto anche una breve rappresentazione sulla vita del santo.
Alla fine della mattinata don Castagna ha celebrato la messa con i circa 700 bambini dei villaggi radunati nel Centro Maria Ausiliatrice di Caquigual, mentre nel tardo pomeriggio si é celebrata la messa nel Centro Chaimal, dove erano presenti altri 400 bambini. In entrambe le celebrazioni si è sottolineata l’importanza di credere che davvero il Signore chiama alla santità il popolo Q’eqchi, e che come san Domenico Savio anche i giovani Q’eqchi sono chiamati a essere santi.
Alla fine della messa i bambini hanno potuto venerare una reliquia di Domenico Savio, per poi tornarsene a casa pieni d’allegria. “Nella lingua indigena infatti non esistono i nostri ‘buongiorno’ o ‘buonasera’, ma solo la domanda ‘sei felice nel tuo cuore?’ alla quale l’altra persona risponde ‘sì, sono felice’. Così è stato anche questa domenica” spiega don Castagna.
Tra le note positive di questa giornata si segnala anche la proficua collaborazione offerta dagli “Hermanos del Buen Pastor” e dalle suore “Hermanas de la Resurección”, due gruppi di religiosi indigeni fondati da due salesiani.
Pubblicato il 16/05/2013