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10/4/2013 - Uruguay - Una Settimana Santa diversa per la Scuola di Animazione Salesiana
Foto dell'articolo -URUGUAY – UNA SETTIMANA SANTA DIVERSA PER LA SCUOLA DI ANIMAZIONE SALESIANA
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(ANS – Montevideo) – I giovani della Scuola di Animazione Salesiana di Montevideo hanno avuto l’opportunità di passare la Settimana Santa in una zona remota del dipartimento di Durazno, lontano dalla capitale e dalla solita routine, vivendo momenti di profonda spiritualità salesiana. In questa circostanza vari gruppi di giovani missionari, accompagnati dai loro familiari, hanno fatto visita a circa 60 famiglie.

La Scuola di Animazione dell’opera “Talleres Don Bosco” è composta da un gruppo di giovani che fanno esperienza missionaria attraverso l’animazione e il servizio. I ragazzi si riuniscono una volta al mese e negli incontri periodici cercano soprattutto di formarsi per essere dei validi missionari e annunciatori del Vangelo con la propria vita alla luce della spiritualità salesiana.

La preparazione alla missione della Settimana Santa è iniziata con un ritiro spirituale, nel quale gli animatori hanno compiuto un’analisi interiore al fine di scoprire le migliori risorse personali da offrire agli altri.

La missione, la quarta per la Scuola di Animazione, è stata condotta nel territorio della comunità di “Nuestra Señora de Lourdes de Chileno”. Sebbene ci siano stati molti elementi di continuità rispetto alle edizioni precedenti, ha registrato anche numerose innovazioni: è la prima realizzata in un territorio rurale, è avvenuta durante la Settimana Santa e ha potuto contare sull’accompagnamento delle famiglie degli animatori.

“Avendo già vissuto altre esperienze di Pasqua tra noi della Scuola, abbiamo sentito la necessità di integrare anche le nostre famiglie e condividere con loro le nostre esperienze; e poi ci sembrava interessante trasmettergli tutto ciò che avevamo vissuto, sia nella Pasqua, sia nelle esperienze delle missioni. Lo scambio è stato molto ricco e ognuno è stato nutrito da quanto gli altri avevano da offrire, in base alle tappe delle vita in cui ciascuno si trovava: dai bambini, fino ai più grandi, che si aggirano sulle sette decadi di età” ha raccontato uno dei membri del gruppo.

Per il suo essere realizzata in un’area rurale, la missione è stata diversa da tutte le altre: le distanze sono state maggiori, l’ospitalità diversa, così come l’accoglienza e l’apertura delle persone. Numerose sono state le visite che costituiscono l’attività principale della missione; le famiglie sono accoglienti, spalancano le porte, offrono tempo, spazi e cibo e donano ai missionari le loro esperienza di vita, che si traducono in elementi di crescita per i missionari.

La Scuola di Animazione ha anche preparato tutte le celebrazioni del Triduo pasquale, tenendo presente che per molti degli abitanti quella era la prima volta che avevano l’opportunità di celebrarle. A tutte le funzioni hanno partecipato un gran numero di persone del posto, e in particolar modo alla Veglia Pasquale le aspettative dei missionari sono state superate. “Abbiamo potuto vedere noi stessi come veri strumenti, portando la Parola e i Sacramenti: l’Eucaristia, il Battesimo e le Confessioni”, ha concluso un altro missionario.

Pubblicato il 10/04/2013

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