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20/2/2013 - Italia - Centenario della “Croce Dei Mari”: portatori della Croce di Cristo fino agli estremi confini della terra
Foto dell'articolo -ITALIA – CENTENARIO DELLA “CROCE DEI MARI”: PORTATORI DELLA CROCE DI CRISTO FINO AGLI ESTREMI CONFINI DELLA TERRA

(ANS – Roma) – Oggi, 20 febbraio, una piccola equipe, guidata dallo storico don Francesco Motto, sdb, è partita dall’Italia alla volta della Patagonia e dell’arcipelago della Terra del Fuoco, per girare una docu-fiction su un avvenimento storico di interesse ecclesiale e salesiano: il I centenario dell’innalzamento di una croce monumentale nella punta più meridionale della Patagonia, a capo Froward, un promontorio sullo stretto di Magellano.

La prima croce eretta – composta da due travi di ferro di 12 metri, di cui quella verticale affondata per tre metri nel terreno roccioso – era stata voluta e inaugurata il 21 dicembre 1913 dal salesiano dell’Uruguay don Luigi Ettore Salaberry, direttore dell’Istituto San José di Punta Arenas (provicario e poi governatore ecclesiastico della stessa città) nella ricorrenza del XVI anniversario dell’editto di Costantino il Grande, del 313, che concesse la libertà religiosa in tutto l’Impero Romano in virtù della vittoria ottenuta su Massenzio a seguito del sogno della Santa Croce e della visione “in hoc signo vinces”.

Essendo quella di Capo Froward la punta più avanzata della Chiesa, alla quale Gesù ha affidato il mandato di predicare la Sua parola fino ai confini della terra, i salesiani con il legittimo orgoglio dei pionieri vi posero in latino la scritta del salmo 71: “E dominerà da mare a mare, dal fiume fino ai confini della terra”.

Nel 1943 lo stesso don Salaberry benedisse una seconda croce, questa di cemento armato, venuta a sostituire la precedente, che nel frattempo era parzialmente rovinata. Anche questa, tuttavia, venne successivamente sostituita nell’aprile 1987, con una croce metallica a struttura tubolare alta circa 50 metri, per celebrare il viaggio apostolico di papa Giovanni Paolo II in Cile.

“La docu-fiction sarà anche l’occasione per documentare con rigore storico l’eroica anche se sfortunata azione salesiana fra gli indios della Patagonia meridionale e delle isole fueghine. – spiega don Motto – Le stesse isole che con altre finalità e conclusioni aveva visitato qualche decennio prima Charles Darwin, il naturalista britannico, celebre per aver formulato la teoria dell'evoluzione delle specie”.

Il film si articolerà appunto su duplice binario: quello missionario-salesiano e quello scientifico-darwiniano. Don Motto auspica di poterlo presentare in anteprima nel prossimo dicembre, contemporaneamente a Punta Arenas, in Cile, e a Torino, da cui partì il sogno della presenza salesiana fino al sud del mondo, fino alla città di Ushuaia (Terra del Fuoco) e ancora più a sud, all’isola, disabitata, di Capo Horn.

Pubblicato il 20/02/2013

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