(ANS – Roma) – Una delle linee di azione del Capitolo Generale 26 chiedeva al Rettor Maggiore e al suo Consiglio di curare “l’approfondimento del rapporto tra evangelizzazione ed educazione, per attualizzare il Sistema preventivo e adeguare il quadro di riferimento della pastorale giovanile alle mutate condizioni culturali” (cfr. CG26, n. 45). Dal 2008 ad oggi è stato realizzato un percorso di riflessione e studio che ha visto il coinvolgimento di varie realtà della Congregazione; un cammino che continua.

Raccogliendo il mandato capitolare, il Dicastero per la Pastorale Giovanile si è reso protagonista di un processo di coinvolgimento e riflessione per la revisione e aggiornamento del “Quadro di Riferimento Fondamentale della Pastorale Giovanile Salesiana”. Il cammino, suddiviso in fasi e organizzato in percorsi paralleli, ha visto sul piano teorico il coinvolgimento di teologi, pastoralisti e responsabili di vari centri di studio e pastorale della Congregazione; sul piano esperienziale l’ascolto e il confronto delle Ispettorie e Regioni salesiane.

Lo sviluppo del cammino
La prima fase, avviata nell’estate 2009, ha visto il Rettor Maggiore e il suo Consiglio convocare una prima équipe di esperti con il compito di formulare una griglia di lavoro per iniziare il processo di ripensamento. Il gruppo, composto da 13 salesiani, elaborò una prima “Griglia di riflessione sulla pastorale giovanile salesiana. Cinque nuclei per una riflessione sulla prassi pastorale”. Il documento di lavoro, presentato al Rettor Maggiore e al Consiglio generale, venne approvato nel gennaio 2010.

Nei mesi successivi i Centri di Studio, i Centri Nazionali di Pastorale Giovanile e vari salesiani furono invitati ad offrire il loro contributo che, raccolto dal Dicastero per la Pastorale Giovanile, confluì in una sintesi su base regionale. Dal 3 al 6 febbraio 2011, presso la Casa generalizia, si svolse un seminario durante il quale 30 salesiani provenienti dalle 8 Regioni discussero la sintesi e prepararono linee chiave per l’elaborazione di uno strumento di lavoro da inviare nelle Ispettorie.

La seconda fase, sviluppatasi lungo tutto il 2012, ha stimolato, grazie allo strumento di lavoro elaborato a febbraio 2011, la riflessione nelle comunità e nelle ispettorie chiedendo ai Consigli Ispettoriali i riassunti delle suggestioni pervenute dalle varie opere salesiane. Questi contributi sono stati poi studiati, sempre dal Dicastero per la Pastorale Giovanile, ed infine elaborati in una sintesi che ha messo in evidenza le sfide e le opportunità tipiche di ogni regione in vista di un aggiornamento del “Quadro di Riferimento Fondamentale”.

Nello stesso tempo è stata costituita una Équipe Pastorale Internazionale Teologica e Salesiana che, dal 2012 e 2013 si sta radunando per riflettere sulle grandi linee della proposta educativo-pastorale salesiana, tenendo conto del cammino fatto dalla Chiesa negli ultimi anni nell’ambito della nuova evangelizzazione e del carisma salesiano. Un contributo che costituirà una chiave di lettura della nuova edizione del “Quadro di Riferimento Fondamentale”.

La terza fase, appena iniziata con il recente incontro della Consulta di Pastorale Giovanile svoltasi a Roma dal 5 all’8 febbraio, punterà a integrare la sintesi teologica proposta dall’Equipe Pastorale Internazionale Teologica e Salesiana con le indicazioni e le suggestioni pervenute dalle Ispettorie e Regioni.

Il “Quadro di Riferimento Fondamentale”, nella sua nuova edizione dovrebbe essere approvato dal Rettor Maggiore e il suo Consiglio e presentato al Capitolo Generale 27.

Seguirà una ulteriore fase, quella dello studio e applicazione nelle Regioni, Ispettorie e opere salesiane; ma questo è un cammino ancora da tracciare.

Pubblicato il 11/02/2013