(ANS – Cochabamba) – Il 50° anniversario dell’erezione dell’Ispettoria boliviana è stato celebrato attraverso tre momenti fondamentali: il 31 gennaio hanno avuto luogo un’ordinazione sacerdotale e il principale atto celebrativo; il 1° febbraio, un pellegrinaggio a Copacabana. Con queste cerimonie la Famiglia Salesiana boliviana ha ringraziato Dio per le benedizioni concesse e reso omaggio ai Salesiani che hanno lavorato in Bolivia negli ultimi 50 anni, e anche da prima, dall’arrivo cioè dei primi missionari nel paese.
La mattina del 31 gennaio il salesiano Henry Córdova è stato ordinato sacerdote nella Basilica di Maria Ausiliatrice a La Paz. L’Eucaristia è stata presieduta da mons. Tito Solari, sdb, arcivescovo di Cochabamba, alla presenza di molti sacerdoti salesiani – tra i quali anche don Esteban Ortiz, Consigliere per l’Interamerica – e di moltissimi fedeli, soprattutto molti membri della Famiglia Salesiana provenienti da tutto il paese.
Nel pomeriggio, presso il teatro “16 de Julio” ha avuto luogo la celebrazione principale. Tra i numerosi ospiti si segnalano: il Nunzio Apostolico in Bolivia, mons. Giambattista Diquattro; l’arcivescovo di La Paz, mons. Edmundo Abastoflor; mons. Oscar Aparicio, presidente della Conferenza Episcopale Boliviana; mons. Solari; mons. Jesus Juárez Párraga, sdb, vescovo di El Alto, neonominato vescovo di Sucre; mons. Gonzalo Del Castillo, ordinario militare emerito della Bolivia; il dr. César Cocarico, Governatore del dipartimento di La Paz; l’Ispettrice neonominata delle FMA, sr Edith Franco, e molti altri funzionari e persone vicine all’opera salesiana.
L’evento è iniziato con una panoramica storica a cura dall’Ispettore, don Cristóbal López; poi è stato proiettato il documentario “Seminando l’amore di Dio nel cuore dei giovani”, prodotto in collaborazione con “Audiovisuales Don Bosco” dell’Ecuador; ha fatto seguito la testimonianza di don Mario Pani, uno dei salesiani che ha vissuto la creazione dell’Ispettoria nel 1963. Anche mons. Solari ha dato la sua testimonianza missionaria. Successivamente il governatore del dipartimento ha decorato l’opera salesiana, consegnando all’Ispettore la medaglia “Avelino Sinani e Elizardo Pérez, al merito educativo, culturale e filosofico”. Per ultimi, hanno offerto un saluto carico d’affetto anche il Nunzio Apostolico e l’arcivescovo di La Paz.
Il 1° febbraio ha invece avuto luogo un pellegrinaggio a Copacabana. Ai piedi della Vergine Maria, in una basilica affollata dai fedeli, mons. Juárez Párraga ha presieduto una messa di ringraziamento e, nell’occasione, ha ricordato che fu proprio in quella sede che ebbe inizio l’Ispettoria salesiana della Bolivia, il 17 febbraio 1963, quando don Pedro Garnero celebrò la prima messa da Ispettore, insieme al suo Consiglio e ai Direttori.
Nel corso della cerimonia l’Ispettore ha ribadito: “Vogliamo anche esprimere il nostro impegno ad andare avanti nella missione salesiana, essendo utili ai giovani e alla società boliviana; vogliamo continuare ad essere una forza vita e positiva all’interno della Chiesa in Bolivia; continuare a servire e ad incoraggiare tutti i nostri fratelli e sorelle della Famiglia Salesiana; ci impegniamo a vivere, testimoniare e ad offrire a tutti la spiritualità salesiana, mantenendo così vivo il carisma di Don Bosco, l’eredità spirituale e pedagogica ricevuta, che ci sentiamo costretti ad aggiornare e ad inculturare sempre di più in Bolivia. Rinnoviamo il nostro impegno ad andare sempre verso i giovani più poveri e abbandonati, per rispondere in modo creativo alle nuove povertà ed essere presenti nelle nuove frontiere della cultura e dell’educazione”.
Pubblicato il 06/02/2013
