(ANS – Roma) – Il 26 e 27 novembre si è svolto, presso la Casa generalizia, il secondo incontro dell’Equipe Pastorale Internazionale Teologica e Salesiana. Il lavoro del gruppo, animato dal Consigliere per la Pastorale giovanile don Fabio Attard, ha dato un ulteriore contributo al processo di ripensamento della Pastorale Giovanile salesiana.

Il percorso avviato dal Dicastero per la Pastorale Giovanile, all’indomani del Capitolo Generale 26, vede il coinvolgimento di varie realtà, l’integrazione di riflessione teorica e prassi. Un processo che coinvolge vari gruppi di lavoro.

L’Equipe Pastorale Internazionale Teologica e Salesiana è uno di questi gruppi. Composta da qualificati salesiani, rappresentanti delle varie Regioni del mondo in cui operano i figli di Don Bosco, è impegnata nella revisione e aggiornamento del volume “La pastorale giovanile salesiana. Quadro di riferimento fondamentale” (Roma, 1981, 2002) sotto il profilo teologico, pastorale e spirituale.

Hanno partecipato, come al precedente incontro, don Alberto Martelli (Italia); don Jose Luis Plascencia Moncayo (UPS); don Gregoire Kifuayi Nzilimpiem (Cameroun); don Koldo Gutierrez Cuesta (Spagna); don Charles Maria Antonysamy (India); don Carlo Loots (Belgio); don Marcello Baek (Corea); don Miguel Angel Garcia (del Dicastero di Pastorale Giovanile).

L’incontro si inserisce nella seconda fase del processo di Ripensamento della Pastorale Giovanile Salesiana che terrà conto anche del lavoro di riflessione che in questi mesi si è sviluppato nelle Ispettorie.

Nelle due giornate è stata elaborata l’articolazione del documento e, soprattutto,  definito l’approccio teologico e antropologico al significato pastorale dell’agire salesiano. Un’impostazione attualizzata affinché il “Quadro di riferimento fondamentale” possa offrire la base teologica, pastorale e carismatica alla missione salesiana, che s’inserisce in quella più ampia della Chiesa, offrendo una particolare lettura carismatica della storia.

Tra i temi dibattuti ci sono stati: l’integrazione più chiara della teologia e l’ispirazione salesiana, i criteri teologici e le scelte pastorali in vista di un impegno più esplicito per l’evangelizzazione e un approfondimento del rapporto tra evangelizzazione ed educazione.

Senza entrare ancora negli aspetti metodologici dell’azione pastorale, l’equipe ha approfondito la Spiritualità Giovanile Salesiana che nasce dall’esercizio della carità pastorale e una dinamica missionaria che parte dall’incontro con i giovani della cultura odierna. È stata ribadita l’attenzione carismatica ai poveri; l’accoglienza e il rispetto della diversità; le azioni di ascolto, di relazione, di dialogo nei contesti delle varie aree geografiche in cui operano i salesiani.

In questo periodo in cui sia la Chiesa e sia la Congregazione salesiana, stanno riflettendo sulla loro azione pastorale, l’equipe ha approfondito l’importanza del Progetto Educativo Pastorale e della Comunità Educativa Pastorale per un’animazione che sia sempre più una mentalità pastorale.

Pubblicato il 28/11/2012