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16/7/2012 - Brasile - Dopo Rio+20: educazione ambientale nella favela di Jacarezinho
Foto dell'articolo -BRASILE – DOPO RIO+20: EDUCAZIONE AMBIENTALE NELLA FAVELA DI JACAREZINHO
Fotografia disponibile in Image Bank

(ANS – Rio de Janeiro) – Alla Conferenza delle Nazioni Unite “Rio+20” i governi delle nazioni e le organizzazioni internazionali hanno preso pochi impegni concreti per salvaguardare il creato e rispettare la natura. Spetta ad ogni “onesto cittadino”, perciò, realizzare nel proprio piccolo iniziative positive per il rispetto dell’ambiente e l’educazione delle giovani generazioni.

A “Rio+20” - chiamata così per ricordare i 20 anni trascorsi dall’analogo consesso del 1992 - le delegazioni dei paesi di tutto il mondo hanno cercato di trovare accordi comuni su temi molto attuali riguardanti la sostenibilità e la cosiddetta “economia verde”. Prima e durante quest’incontro, inoltre, s’è svolto un forum alternativo, chiamato “Cúpula dos povos”, aperto a rappresentanti della società civile, membri di ONG e giovani.

Massimiliano Schilirò, ex volontario e collaboratore di due ONG salesiane – il Volontariato Internazionale per lo Sviluppo (VIS – Italia), e Jugend Eine Welt (JEW – Austria), ha deciso di mettere in pratica alcune delle metodologie e informazioni apprese grazie a “Rio+20” e alla “Cúpula dos povos”. Nell’ultima settimana di giugno ha lavorato come volontario nella scuola salesiana “Alberto Monteiro de Carvalho” nella favela del Jacarezinho, una delle più grandi di Rio.

Per sensibilizzare gli alunni ed invitarli a compiere azioni concrete per la difesa dell'ambiente, il giovane, coadiuvato dalle autorità scolastiche, ha organizzato 17 laboratori e due presentazioni collettive che hanno coinvolto tutte le classi dell’istituto salesiano. In questo modo circa 300 bambini e bambine tra i 4 e i 15 anni di età hanno ricevuto informazioni sul tema della sostenibilità in generale e sulla conferenza dell’Onu in particolare.

Durante la settimana gli alunni hanno messo in pratica quanto appreso nei laboratori: hanno separato e riciclato metallo, plastica, carta e rifiuti organici. Con l’aiuto dei genitori, sono state anche raccolte decine di litri di olio da cucina usato; e i soldi ricavati dalla vendita delle lattine di metallo e di olio usato saranno poi utilizzati per comprare alcune piante per la scuola e renderla così “più verde”. Sono state raccolte, infine, anche molte altre idee per realizzare piccoli, ma importanti passi per migliorare la situazione igienica e la raccolta di rifiuti nella comunità del Jacarezinho, ancora alle prese con grandi problemi.

L’iniziativa ha avuto il merito di sensibilizzare non solo gli alunni, che hanno risposto con grande entusiasmo, ma anche le loro famiglie. Ogni contributo, per la difesa dell’ambiente e per un mondo più giusto, per piccolo che sia, ha una grande importanza e permette di aprire la strada per un futuro più sostenibile da un punto di vista non solo ecologico, ma anche economico e sociale.

Pubblicato il 16/07/2012

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