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12/6/2012 - RMG - Per il riscatto dei minori
Foto dell'articolo -RMG – PER IL RISCATTO DEI MINORI

(ANS – Roma) – La piaga del lavoro minorile, pur vasta, non è senza cura. Ci sono nel mondo numerose oasi nelle quali uomini di buona volontà, religiosi e laici, s’impegnano per il recupero dei minori e il loro sviluppo integrale. Tra le innumerevoli storie, ecco tre casi da Togo, Benin e India.

Pyalo ha 7 anni ed è una delle migliaia di bambine “bonne” del Togo, che vengono vendute dai propri genitori alle famiglie ricche come schiave domestiche. “In Togo, come in molti altri paesi dell'Africa occidentale, è normale per le famiglie delle aree rurali vendere le proprie figlie per pochi franchi. Avere una ragazza ‘bonne’ è uno status symbol per la famiglia ricca ed è socialmente accettata”, spiega Patricia Rodriguez, del Dipartimento della Procura delle Missioni Salesiane di Madrid. Le missioni dei salesiani in Togo sono impegnate a contrastare il fenomeno: da un lato, sensibilizzando le famiglie sui diritti delle ragazze, e dall’altro, accogliendo nei loro “Foyer Don Bosco” le ragazze fuggite con coraggio da questa situazione di schiavitù.

Kofi, di 9 anni, tutti i giorni va a lavorare al mercato Oando di Porto Novo, in Benin. Si occupa di portare la spesa e non può andare a scuola. È uno dei tanti, nel suo paese, dove circa un bambino su 3 lavora – in media 8 ore al giorno – e 1 su 9 è impiegato in mansioni a grande rischio in termini di salute e sicurezza. La Scuola Accelerata per i Minorenni Lavoratori di Porto Novo offre la possibilità a tutti i bambini lavoratori tra i 10 e i 17 anni che non frequentano la scuola, o che l’hanno abbandonata, di poter recuperare e di essere reintegrati nella scuola formale e di ottenereil diploma di educazione elementare.

Bala, di 8anni, trascorre le sue giornate fabbricando mattoni a Passor, India. Ogni giorno realizza 250 mattoni con le proprie mani e viene pagata meno di un centesimo di euro per ogni pezzo. Milioni di bambini lavorano negli oltre 500 “campi di mattoncini” del paese, fabbricando mattoni tutto il giorno per dei salari da fame e senza la possibilità di frequentare la scuola e di svilupparsi personalmente e socialmente. Per questi bambini, lo scorso anno, l’Ispettoria salesiana di New Delhi, grazie al sostegno delle Missioni Salesiane, ha aperto un centro destinato alla promozione sociale dei giovani. Qui i minori trovano un luogo sicuro dove potersi riposare e mangiare, seguire corsi di alfabetizzazione e di formazione tecnica.
 
Pubblicato il 12/06/2012

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