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6/6/2012 - Corea del Sud - Campionessa olimpica finanzia una scuola in Sud Sudan
Foto dell'articolo -COREA DEL SUD – CAMPIONESSA OLIMPICA FINANZIA UNA SCUOLA IN SUD SUDAN

(ANS – Seul) – Kim Yu-na, campionessa olimpica e mondiale di pattinaggio artistico su ghiaccio, ha elargito una cospicua donazione economica ai Salesiani della Corea del Sud per l’apertura di una scuola in Sud Sudan. Nel neostato africano i salesiani contano di costruire molte nuove scuole elementari.

Nel pomeriggio di sabato scorso, 2 giugno, Kim Yu-na ha visitato la Casa ispettoriale dei Salesiani di Seul e si è incontrata don Vincenzo Donati e il salesiano coadiutore Giacomo Comino, entrambi missionari in Sud Sudan. La giovane ha donato ai religiosi 70 milioni di won sudcoreani, (circa 47.000 euro) finanziando personalmente la costruzione di una di queste scuole.

“Ho avuto la possibilità di visitare il Togo un anno fa, in occasione di un viaggio per ottenere il sostegno alla candidatura della Corea del Sud per le Olimpiadi invernali di Pyeongchang, e ho sentito il bisogno di aiutare i più piccoli” ha detto la campionessa ai salesiani. “Voglio offrire quel po’ di aiuto che posso dare”.

Don Donati ha profondamente ringraziato la giovane e ha anche detto che una delle scuole che saranno costruire in Sud Sudan porterà proprio il nome di Kim Yu-na. Il religioso ha anche chiesto all’atleta di andare a visitare la scuola una volta che sarà completata.

Kim Yu-na si è convertita al cattolicesimo nel 2008, prendendo il nome cristiano di Stella. Già in passato è stata protagonista di generose donazioni: ad ottobre del 2009 le sue elargizioni pubbliche ammontavano a circa 2,5 milioni di euro.

Don Donati e il sig. Comino, che vantano entrambi circa due decenni di impegno missionario in Corea del Sud, hanno fatto ritorno nel paese asiatico per sostenere il progetto missionario in Sud Sudan. “Utilizziamo la nostra esperienza di salesiani – spiega il sig. Comino – e poi mettiamo le scuole a disposizione delle diocesi, incaricate di gestire le strutture e procurare i maestri”.

Il progetto in Sud Sudan prevede la costruzione di sole scuole elementari. Don Gianni Rolandi, superiore dell’Ispettoria Africa est (AFE), cui il territorio del Sud Sudan è sottoposto, ha spiegato all’Agenzia MISNA il motivo: “La scelta è imposta dalla quasi totale assenza di infrastrutture che caratterizza il Sud Sudan, un paese indipendente da appena un anno dove le ferite della guerra civile sono ancora aperte: non si può non cominciare a costruire dalle fondamenta”.

Pubblicato il 06/06/2012 

comunica ANS news


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