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13/2/2012 - Stati Uniti - Salesiani & lotta al traffico di esseri umani
Foto dell'articolo -STATI UNITI – SALESIANI & LOTTA AL TRAFFICO DI ESSERI UMANI

(ANS – New York) – Nelle ultime settimane la rappresentanza salesiana presso l’Organizzazione delle Nazioni Uniti (ONU) ha promosso vari eventi per approfondire alcuni temi sociali molto cari ai Figli di Don Bosco: la difesa dei più deboli dai trafficanti di esseri umani; lo sviluppo sociale; il contrasto all’infezione da HIV.

Lo scorso 10 febbraio i Salesiani di Don Bosco e i padri Scalabriniani (S.C.) hanno presentato congiuntamente un forum – correlato all’incontro della Commissione sullo Sviluppo Sociale delle Nazioni Unite – relativo al traffico di esseri umani. Hanno partecipato all’appuntamento varie personalità della società civile, attivisti e alcuni rappresentanti dei governi.

Formato da decenni di lavoro con le vittime della tratta, don Florenzo Rigoni, C.S., Direttore dell’opera “Casa del Migrante” di Tapachula, stato del Chiapas, Messico, ha aperto le attività con una presentazione dal titolo “Povertà e traffico di esseri umani: un binomio dei nostri tempi”. Nell’intervento il religioso ha indicato le strutture sociali che forniscono ai trafficanti il terreno fertile sul quale gettare i semi dello sfruttamento.

Don Leonir Chiarello, C.S., Direttore Esecutivo del Centro Internazionale per le Migrazioni dei padri Scalabrini, ha poi ampliato il dibattito al collegamento che sussiste tra il traffico di esseri umani, l’immigrazione e il lavoro forzato, focalizzando il suo intervento sulla realtà del Brasile. Nella relazione don Chiarello ha manifestato chiaramente come, sebbene la schiavitù sia ufficialmente bandita nelle società moderne, nella realtà molte persone in tanti paesi vivono un’esistenza da schiavi, tenute prigioniere da perfide imprese criminali che ingannano le persone più vulnerabili, cadute nella rete della povertà, con la falsa promessa di un lavoro dignitoso.

Successivamente, attraverso la relazione “La protezione delle vittime dei trafficanti” della signora Irmgard Pundt, vicedirettrice della Casa del Migrante di Tapachula, sono stati evidenziati i danni subiti da chi è caduto vittima di tale traffico. La sig.ra Pundt ha raccontato in che maniera lavorano gli operatori della Casa del Migrante e come cercano di rimarginare le ferite delle donne e dei bambini che hanno sperimentato gli orrori dello sfruttamento sessuale.

Durante il dibattito che è seguito, i relatori hanno risposto a molte domande su vari temi: dalla protezione di chi lavora per salvare le vittime dal traffico, ai programmi di prevenzione per le popolazioni vulnerabili, dal perseguimento dei trafficanti alla tutela delle donne durante eventi sportivi internazionali – come i mondiali di calcio – e fino alle loro opinioni sulle prospettive di futuro per quanti hanno vissuto la terribile esperienza del traffico.

La presentazioni e il dibattito sono stati moderati da don Thomas Brennan, SDB,  rappresentante dei Salesiani presso le Nazioni Unite e, insieme con don Chiarello, membro della Commissione Centrale del Comitato delle ONG per l’arresto del traffico di esseri umani.

Pubblicato il 13/02/2012 

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