(ANS – San Salvador) – Il 29 novembre l’Università Don Bosco ha organizzato, in collaborazione con l’Università di Bielefeld, Germania, un forum internazionale sulla prevenzione della violenza giovanile, sostenuto dal governo tedesco, tramite la sua ambasciata, con il Programma “Prevenir” (GIZ/SICA - SG).

Il dibattito interdisciplinare tra le due università, con la collaborazione di altre istituzioni pubbliche e private, è stato condotto dal prof. Wilhelm Heitmeyer, direttore dell’Istituto di Ricerca Interdisciplinare su Conflitto e Violenza (IKG, in tedesco) presso l’Università di Bielefeld, uno studioso molto apprezzato in Germania e in Europa per le sue ricerche, pubblicazioni e conferenze sul tema della violenza.

In apertura del forum il prof. Heitmeyer ha esposto la sua prospettiva sui giovani a rischio. Al suo intervento ha fatto seguito dapprima una conferenza del dott. Sebastiano Huhn, che ha presentato un’analisi sul contesto dell’America Centrale; e poi una relazione della dott.ssa Antje Glück, esperta di comunicazione sociale, che con degli esempi tratti dalla cronaca dell’Egitto e dei paesi centroamericani ha parlato dei modi di comunicare la violenza e dell’impatto che questo tipo di notizie può avere tra la gente.

Successivamente, attraverso quattro relazioni, personalità di vari ambiti istituzionali hanno affrontato le questioni legate alla comunicazione della violenza (meccanismi e metodi di trasmissione), le cause della violenza in America Centrale e in Germania, le politiche pubbliche per prevenire la violenza e la prevenzione nei suoi aspetti pratici.

Nel corso del forum è emerso come la violenza e il comportamento violento dei giovani siano un problema di rilevanza sociale indiscutibile, tale da meritare gli sforzi di studiosi di molteplici settori, ma che finora i risultati sono stati quantitativamente limitati e a volte controversi.

L’ing. Federico Miguel Huguet Rivera, Rettore dell’Università Don Bosco, ha annunciato un nuovo Master in Politiche per la prevenzione della violenza giovanile nella Cultura della Pace, che farà specializzare i suoi allievi nella conoscenza delle metodologie e degli approcci al tema e nell’uso di tecniche e strumenti per la progettazione, la realizzazione e la valutazione di programmi di prevenzione della violenza giovanile. La prima fase di questo programma, è stato annunciato, avrà inizio nel mese di febbraio 2012.

Il forum internazionale e la presentazione del master hanno segnato anche l’avvio di una cattedra permanente sulla Cultura della Pace ed hanno suggellato il desiderio di entrambe le università di collaborare nel processo di ricerca sulla violenza e sui temi affini. Per questo i rappresentanti delle due università hanno siglato un memorandum d’intesa su tali temi.

Pubblicato il 19/12/2011