Spagna – Se la siccità si propaga, il nostro aiuto fa lo stesso |
Spagna – Le “Missioni Salesiane” distribuiscono oltre 2.000 razioni giornaliere in Etiopia |
Etiopia – Tra i profughi di Dolo Ado |
(ANS – Roma) – In occasione del recente, nuovo invito di Benedetto XVI a preoccuparsi delle popolazioni del Corno d’Africa, i salesiani che lì operano presentano un quadro, seppur parziale, degli interventi da essi realizzati per aiutare le persone minacciate dalla fame e dalla sete.
Venerdì scorso, 7 ottobre, il Pontificio Consiglio “Cor Unum” ha promosso una conferenza stampa d’informazione e aggiornamento sulla situazione e l’intervento della Chiesa nel Corno d’Africa. In quella sede è stato ricordato come la Chiesa cattolica, attraverso i suoi istituti e organizzazioni, stia aiutando attualmente 1 milione di persone (su 13 milioni e 300 mila persone che ne hanno bisogno) in Somalia, Etiopia, Kenya e Gibuti e ha già messo a disposizione 31 milioni di euro tramite i suoi organismi umanitari. Lo sforzo economico, cui ha contribuito direttamente il Papa offrendo 400.000 euro, raggiungerà nei prossimi mesi i 60 milioni di euro.
All’interno di quest’impegno caritativo ed umanitario si colloca anche l’impegno dei salesiani nella regione. Secondo i dati presentati dalla Procura Missionaria Salesiana di Bonn, i salesiani locali, in collaborazione con alcune parrocchie della città di Jijiga, Etiopia, e di ONG salesiane come “Volontariato Internazionale per lo sviluppo” (VIS) e “Jugend Dritte Welt” (JDW), stanno attualmente fornendo circa 10-12.000 litri di acqua la giorno, attraverso l’impiego di 2 camion cisterna.
Sempre a Jijiga, nella regione più colpita dell’Etiopia, gli aiuti alimentari salesiani raggiungono anche il primo orfanotrofio recentemente aperto nella città (resosi necessario a causa dell’imponente aumento del numero di orfani nella zona); mentre nel campo profughi di Dolo Ado i salesiani sfamano circa 11.500 persone, tra rifugiati somali e cittadini etiopi in situazione di grave necessità. La distribuzione di cibo è stata richiesta dalle autorità locali per almeno altri 6 mesi ancora.
Preparati multivitaminici e a volte anche multi-proteici vengono distribuiti da tutte le 11 opere salesiane presenti in Etiopia, a seconda delle possibilità.
In Kenya salesiani e volontari stanno distribuendo, nelle aree in cui sono presenti, mais, legumi, grassi per la cottura, zucchero e sale. Lo sforzo economico per raccogliere e recapitare questi beni è stato di oltre 485.000 euro; nei prossimi mesi si prevedono anche altri interventi per aprire nuovi pozzi e riparare quelli danneggiati.
La Procura Missionaria salesiana di Bonn e il JDW, infine, sostengono attivamente anche il Centro di Formazione Professionale di Kakuma, dove 660 profughi acquisiscono competenze e imparano l’inglese con la speranza di accedere ad un lavoro.
Pubblicato il 11/10/2011