(ANS – Addis Abeba) – Una nuova iniziativa si affianca a quelle già attivate nel mondo salesiano per far fronte all’emergenza siccità che sta colpendo il Corno d’Africa. Dopo l’appello lanciato da “Misiones Salesianas” di Madrid e gli interventi coordinati dal VIS, la comunità salesiana di Addis Abeba lancia un progetto per l’area di Jijiga, capoluogo della Somali Region.

Di fronte all’emergenza che ha colpito la regione del Corno d’Africa la comunità salesiana della Visitatoria Etiopia-Eritrea si è messa in moto direttamente per interagire con gli altri operatori presenti sul territorio e fronteggiare la drammatica situazione causata dalla siccità. In collaborazione con il VIS e altri operatori i salesiani hanno già predisposto un piano di aiuti per la popolazione. Servono, però, i fondi necessari alla sua realizzazione.

“Abbiamo trascorso gli ultimi giorni raccogliendo informazioni sull’attuale stato della crisi, come potremmo intervenire nell’area e attraverso quale modalità” spiega il sig. Cesare Bullo, salesiano missionario, Direttore dell’Ufficio di Sviluppo locale.

“Abbiamo parlato con il parroco di Jijiga, dove don Gianni Premoli, salesiano, lavorò per molti anni, fino alla sua morte; anche il parroco ci ha confermato l’urgenza della situazione e si è detto disponibile a collaborare con noi, offrendo supporto logistico”.

Già nella settimana scorsa la comunità salesiana si era incontrata con i responsabili dell’ONG salesiana VIS (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo) e l’équipe del sig. Fuad Alamirew, collaboratore di don Premoli in molte attività benefiche per la popolazione della regione. In quest’occasione è stato fatta una stima accurata dei costi per l’acquisito dei generi di prima necessità e sono state programmate le attività necessarie.

Il progetto elaborato, denominato “Emergency Somali Region”, prevede di riqualificare 4 pozzi e di costruirne altri 4 nuovi; adoperare 2 autocisterne per distribuire 10.000-12.000 litri di acqua 2 volte al giorno nella regione di Jijiga; distribuire 2000 razioni alimentari al giorno per i profughi che attendono di essere registrati nei pre-campi, fornendo; fornire coperte, teli di plastica e altri materiali utili per la sistemazione temporanea degli sfollati; installare nuove latrine nei campi; realizzare attività di promozione igienico-sanitaria.

Il sig. Bullo fa sapere che il budget necessario per la realizzazione del progetto ammonta a 608.400 euro e, considerando i fondi già disponibili, ne mancano ancora 462.800.

Pubblicato il 11/08/2011