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7/7/2011 - Sudan - Nascita di una nazione, nel segno della speranza
Foto dell'articolo -SUDAN – NASCITA DI UNA NAZIONE, NEL SEGNO DELLA SPERANZA
(ANS – Juba) – Sabato prossimo, 9 luglio 2011, il Sudan del Sud diventerà uno stato indipendente, il 54° del continente africano. Alla soddisfazione per un evento a lungo atteso dalla gente fa riscontro la preoccupazione per i conflitti ancora aperti nei territori dell’Abyei e del Sud Kordofan. La Chiesa locale e i Salesiani s’impegnano per la promozione della pace e dei valori di fratellanza tra la popolazione.

Con quasi il 99% dei voti favorevoli al referendum indetto nello scorso gennaio, la popolazione del Sud Sudan ha deciso di dare vita ad uno stato indipendente. Le istituzioni ecclesiali, in particolare quelle cattoliche, che hanno accompagnato e sostenuto la volontà di riscatto del Sud, da tempo hanno manifestato la volontà di porre questa svolta epocale sotto il segno della riconciliazione, dell’unità e della pace, in modo che la nazione nascente possa avviarsi verso un futuro di sviluppo e prosperità durevoli.

In vista dell’ormai prossima indipendenza i vescovi delle sette diocesi del Sud, riuniti nel maggio scorso a Juba, hanno lanciato un “Programma di preghiera e azione” con una Lettera in cui hanno esortato i fedeli a “forgiare un’unica Nazione da ogni tribù, lingua e popolo” nella memoria viva dei martiri, eroi e santi del Sudan, quali Santa Giuseppina Bakhita e San Daniele Comboni.

Il “Programma” è iniziato il 28 maggio: nel centro di Juba, prossima capitale, ha avuto luogo una processione con preghiere e sosta in alcuni dei luoghi più significativi della città. Contemporaneamente, anche la comunità salesiana di Wau, ha realizzato una processione eucaristica.

Pace e riconciliazione sono state al centro della giornata di digiuno e preghiera del 24 giugno, in cui si è invocata soprattutto l’armonia tra le tribù, anche attraverso appositi rituali e simboli. Con la festa dei santi Pietro e Paolo, il 29 giugno, è iniziata una Novena sul tema “Gesù, pietra angolare”, posto a fondamento della nuova nazione.

Dopo la proclamazione ufficiale dell’indipendenza, che avverrà alla mezzanotte del 9 luglio presso il Mausoleo di John Garang a Juba, alla presenza di molte autorità internazionali e religiose, domenica 10 avranno luogo messe di ringraziamento in tutte le parrocchie del paese.

La comunità salesiana conta già varie presenze in 4 città nel nuovo stato: Tonj, Wau, Maridi e Juba. In quest’ultima la missione salesiana si sta rapidamente sviluppando. Dapprima è stata eretta una sala polivalente dove bambini e ragazzi possono pregare, studiare e giocare; poi è stata disposto il prefabbricato dove risiede la comunità; e il 14 maggio, con la benedizione dall’arcivescovo della città, mons. Poalino Lukudu Loro, è stata inaugurata la nuova scuola, affidata alla Figlie di Maria Ausiliatrice.

Altri progetti sviluppati con successo nell’anno passato sono il “Programma di Educazione Pace”, un corso di 3 settimane rivolto agli studenti e gli insegnanti della scuola primaria; e la realizzazione di una scuola di musica e di un’aula informatica per i giovani.

L’Economo del centro, don Johnson Paulraj, prevede di poter aprire entro il 2012 le prime strutture di una scuola secondaria.

Pubblicato il 07/07/2011

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