Brasile – Incontro nazionale della Rete di Azione Sociale Salesiana |
Brasile – Incontro nazionale della RESAS |
Circa 120 persone, in rappresentanza delle varie opere sociali gestite dai Salesiani di Don Bosco in Brasile, si sono riuniti a Brasilia per studiare come rafforzare il lavoro in rete, l’identità delle opere sociali salesiane, la pastorale giovanile e la comunicazione.
Guidati dal tema “Risignificazione e consolidamento della Rete Salesiana di Azione Sociale” il V Incontro “ENRESAS” ha favorito lo scambio di esperienze, la valutazione e la definizione di nuove prospettive. L’appuntamento è stato anche l’occasione per presentare 6 lavori realizzati a conclusione dei corso per educatori delle opere sociali elaborati in diversi stati brasiliani, in collaborazione con l’Università Cattolica di Brasilia, nella modalità dell’Educazione a Distanza (EAD).
L’evento ha permesso alla Rete Salesiana di Azione Sociale (RESAS) di proseguire nella realizzazione dei suoi obiettivi primari: creare una mappa della presenza salesiana e del suo lavoro sociale nel paese; identificare più chiaramente il lavoro sociale intrapreso, nell’ottica della qualificazione; costruire, in accordo con i rappresentanti delle ispettorie, “modelli” di azione sociale a partire dalle buone pratiche già esistenti in tutto il Brasile; rendere l’ufficio di sviluppo di Brasilia il punto di riferimento e supporto per gli uffici e i progetti delle ispettorie; estendere il coinvolgimento dei benefattori attraverso un maggiore impegno salesiano; e ampliare i piani formativi per gli educatori delle opere sociali.
Attualmente sono 83 le opere sociali gestite dai Salesiani di Don Bosco nelle 6 Ispettorie del Brasile. Queste entità contano circa 3.000 professionisti che si prendono cura di oltre 76.000 persone, soprattutto bambini, adolescenti e giovani socialmente a rischio. Le attività della RESAS vanno dal sostegno sociale ed educativo all’offerta di qualificazione professionale, fino alle cure sociali più complesse, come l’accoglienza e l’accompagnamento di adolescenti sottoposti a lavori socialmente utili.
Pubblicato il 22/06/2011