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28/3/2011 - Italia - La crisi della Libia: l’appello della CISM
Foto dell'articolo -ITALIA – LA CRISI DELLA LIBIA: L’APPELLO DELLA CISM
(ANS – Roma) – Venerdì 25 marzo la Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori (CISM) ha diramato un comunicato sulla questione della crisi libica. Rinnovando l’appello a perseguire le iniziative diplomatiche, la CISM si associa alle parole del Papa per la tutela dei più deboli e per la pace.

“Assistiamo con apprensione all’evolversi della situazione libica dove finora sembrano prevalere solamente l’azione della forza e l’opzione militare, auspicando invece un maggiore utilizzo dell’azione diplomatica che porti nel più breve tempo possibile ad una riappacificazione nazionale di questo paese nord-africano”. Con queste parole si è espressa la CISM a proposito della crisi politico-militare della Libia, che riguarda ormai l’intera comunità internazionale.

La CISM ricorda l’invito del Santo Padre a perseguire la pace come unica alternativa alle realtà di morte e distruzione e al contempo manifesta la sua vicinanza a mons. Giovanni Martinelli, ofm conv., vescovo di Tripoli, e a tutti i religiosi presenti in Libia. “Chiediamo che la comunità internazionale e la diplomazia del nostro Paese attuino tutti gli strumenti politici propri affinché a Tripoli e in altri luoghi della Libia vengano realmente  tutelati i numerosi consacrati presenti accanto alla gente che vive tale tempo odierno nella sofferenza e nella paura”, riporta il comunicato.

Ieri, domenica 27 marzo, dopo la recita dell’Angelus, anche Benedetto XVI è tornato a invocare la pace sulla Libia e sui territori del Nord Africa e del Medio Oriente, attualmente percorsi da tensioni e conflitti civili. Il Papa ha rivolto “un accorato appello agli organismi internazionali e a quanti hanno responsabilità politiche e militari, per l’immediato avvio di un dialogo, che sospenda l’uso delle armi”, ricordando come, proprio nei tempi di maggiore tensione, sia necessario “sostenere anche il più debole segnale di apertura e di volontà di riconciliazione fra tutte le parti coinvolte, nella ricerca di soluzioni pacifiche e durature”.

Pubblicato il 28/03/2011

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