Logo di Ans - Vai alla Home Page
ANS - Agenzia iNfo Salesiana



IT EN ES FR PT PL Versione Standard || Solo Testo

Stampa la pagina corrente Stampa   
:. NEWS

9/2/2011 - India - Pronti alle nuove sfide della missione
Foto dell'articolo -INDIA – PRONTI ALLE NUOVE SFIDE DELLA MISSIONE
(ANS – Guwahati) – La notizia che il Regno del Bhutan stia pensando a regolamentare la presenza dei cristiani nel paese ha suscitato notevole interesse nelle comunità cattoliche confinanti. Tra i più attenti osservatori c’è anche mons. Thomas Menamparampil, salesiano, arcivescovo di Guwahati.

Nelle scorse settimane, Dorji Tshering, segretario della “Chhoedey Lhentshog”, la commissione per gli affari religiosi del Bhutan, ha dichiarato che la commissione ha inserito nella sua agenda il tema del riconoscimento delle comunità cristiane, che, se concesso, permetterebbe alla piccola comunità del Bhutan (1% della popolazione) di praticare pubblicamente il culto e di edificare chiese.

Di fronte ad una simile opportunità molti religiosi delle aree vicine al Regno del “Drago Tonante” hanno manifestato il loro interessamento. Intervistato dall’Agenzia Fides il salesiano mons. Menamparampil ha confermato che sta “studiando e seguendo da vicino le evoluzioni della situazione in Bhutan”. La sua diocesi, quella di Guwahati, nello stato di Assam, India Nordorientale, è al confine con quel paese, “che da sempre consideriamo con molta attenzione. Desideriamo con tutto il cuore aiutare la popolazione bhutanese” ha spiegato l’arcivescovo.

Le difficoltà ancora sono molte: non c’è libertà di missione nel paese e ad oggi soltanto un prete gesuita, il canadese don Kinley Tshering, imparentato con la famiglia reale, è autorizzato a recarsi sporadicamente nel regno buddhista, ufficialmente per celebrare la messa in casa il giorno del suo compleanno, il 24 dicembre.

Nel paese, inoltre, il buddhismo è religione di stato e, stando alla Costituzione, costituisce “l’eredità spirituale del Bhutan”. Lo stesso Dorji Tshering ha recentemente riaffermato che “l’intento della Legge sulle Organizzazioni Religiose del Bhutan è di proteggere e preservare l’eredità spirituale del Bhutan”: ciò sottintende che una crescita del cristianesimo costituirebbe una minaccia per l’identità della nazione, che la legge evidentemente non può permettere.

Tuttavia gli induisti, che costituiscono il 22% della popolazione, sono già rappresentati attraverso le Hindu Dharma Samudaya, e lo stesso potrebbe essere previsto per i cristiani. In ogni caso, riporta l’arcivescovo, “vi sono già vari gruppi cristiani di differenti denominazioni in Bhutan. La politica di volerli registrare ufficialmente potrebbe indicare il desiderio delle autorità di regolamentarne le attività”.

Mons. Menamparampil, noto per la sua abilità di negoziatore, che ha portato alla pacificazione di diversi conflitti nello stato di Assam, potrebbe svolgere un delicato lavoro diplomatico anche in questo caso.

Pubblicato il 09/02/2011

comunica ANS news


Le ultime News
14/3/2016 - RMG – Incontro dei Maestri dei Novizi
14/3/2016 - Brasile – L’Educomunicazione apre nuovi orizzonti tra i giovani
14/3/2016 - India – Iniziative ecologiche tra i ragazzi
14/3/2016 - Filippine – Il Rettor Maggiore al centro “Don Bosco Boys Home”
11/3/2016 - RMG – Vicini a don Uzhunnalil, le parole di don Cereda


News dell'ultima settimana
News dell'ultimo mese