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12/1/2011 - Haiti - 2010: un anno ombre e luci
Foto dell'articolo -HAITI - 2010: UN ANNO OMBRE E LUCI
(ANS – Port-au-Prince) – In 35 secondi la storia di Haiti e della sua gente è stata profondamente segnata. Il cammino per l’avvio della ricostruzione è stato lento e faticoso. Alla prima emergenza, gestita dall’Ispettoria delle Antille e dalla Procura di New Rochelle, ha fatto seguito una serie di passi significativi.

Gennaio: 3 Salesiani e oltre 250 bambini e diversi insegnanti delle scuole salesiane perdono la vita, varie opere risultano gravemente colpite. Il 17 gennaio, un comitato si riunisce con lo scopo di valutare rapidamente le principali esigenze della popolazione e i danni e le perdite sostenute dalla Famiglia Salesiana. 3 giorni dopo, il 20 gennaio, 11 camion carichi di acqua, cibo e altro materiale arrivano dalla Repubblica Dominicana.

Febbraio: Il 12, 13 e 14 febbraio il Rettor Maggiore Don Pascual Chávez visita Haiti incoraggiando i Salesiani a rimanere saldi nell’emergenza e a saper trasformare la tragedia in un’“opportunità di ricostruire il paese e la comunità salesiana”. Don Chávez invita tutta la Congregazione ad essere solidale.

Marzo: Il 3 marzo, il Vicario del Rettor Maggiore, don Adriano Bregolin, visita le opere salesiane di Haiti; si iniziano a gettare le basi per una presenza della Comunità della Missione di Don Bosco. 19 marzo riprendono nelle tende le lezioni presso l’Istituto di Filosofia di Fleuriot, e il 22 ha luogo la prima riunione per stabilire i criteri e i costi complessivi della ricostruzione.

Aprile: Ripartono le attività nelle scuole salesiane. Durante il 5, 6 e 7 di aprile il Consiglio della Visitatoria si riunisce nelle tende di Gressier per organizzare il piano di ristrutturazione e ricostruzione salesiana. Il 26 aprile, riunione a Santo Domingo con l’Ispettore delle Antille e la Fondazione Don Bosco, per dare ringraziamento del loro sostegno morale e materiale sin dai primi momenti dopo il terremoto.

Maggio: I salesiani iniziano a riparare i danni, aiutati dalla Fondazione Rinaldi.
 
Giugno: Il 4 giugno, don Sylvain Ducange, Visitatore di Haiti, in una lettera rivolta al Rettor Maggiore, sollecita l’invio di fondi per varie attività d’emergenza e per dar vita a nuovi progetti.

Luglio: Dal 8 al 17 l’urna di Don Bosco giunge in Haiti rivitalizzando la comunione spirituale della Famiglia Salesiana.

Agosto: Dal 1° al 4 agosto visita di don Václav Klement, Consigliere per le Missioni. Nei giorni 23-27 agosto Neill SM Olanda New Rochelle collabora strettamente con la Fondazione Rinaldi per il controllo della piattaforma di comunicazione.

Settembre: Con l’anno scolastico 2010-2011, le attività tornano alla “normalità”, con lezioni, patrocini, incontri, esecuzione di progetti, catechismo, sport e musica. Le attività spesso vengono svolte in tende o prefabbricati.

Ottobre: Dal 17 al 24 gli Ispettori della Regione Interamerica si incontrano in Haiti, in quell’occasione a Fleuriot viene posta la prima pietra della nuova Casa della Visitatoria. Il lavoro nelle scuole inizia con intensità. Ai primi allarmi del colera, i salesiani, aiutati da alcuni medici, conducono campagne di prevenzione nelle scuole e attraverso programmi radiofonici.

Novembre: L’uragano Thomas provoca diversi danni in varie località e i salesiani accolgono con favore le persone che hanno abbandonato le proprie case per paura delle inondazioni. I giovani, sotto la supervisione di un sacerdote salesiano di Cité Soleil, riescono a ripulire un canale che minacciava di inondare l’area.

Dicembre: Vengono annunciati i risultati finali delle elezioni, ma per via dei brogli fanno seguito alcuni disordini che, senza arrivare alle estreme conseguenze, obbligano comunque a chiudere le scuole per qualche giorno.

Un anno di duro lavoro e un percorso nel quale i salesiani continuano a ricostruire la speranza attraverso la loro presenza e avviando la costruzione di strutture che permettano di ridare un futuro ai giovani, soprattutto ai poveri, come voleva Don Bosco.

Pubblicato il 12/01/2011

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