Circa 1000 giovani provenienti da 15 nazioni europee, dagli Stati Uniti e dall’Argentina, hanno ricevuto la fiamma di Betlemme da portare nei propri Paesi per trasmetterla in segno di Pace.
La “luce della Pace di Betlemme” ha una affascinante storia e nasce dall’iniziativa natalizia di beneficenza “Luce nel buio” di Linz. Nella Chiesa della Natività a Betlemme c’è una lampada che arde perennemente da secoli alimentata dall’olio donato a turno dalle Nazioni cristiane. Ogni anno, poco prima di Natale, un bambino, giunto dall’Austria, accende dalla lampada nella grotta di Betlemme un cero. Dal 1986 la fiamma, che veniva inizialmente distribuita solo su quel territorio federale, grazie all’iniziativa degli scout viennesi viene consegnata alle altre Nazioni.
Quest’anno ad accendere il cero presso la lampada di Betlemme è stato Stefano, un bambino di dieci anni di Attnang Puchheim, figlio di una famiglia di immigrati.
Le delegazioni riunite a Vienna, nel prendere la fiamma da portare nei propri paesi, hanno ricevuto questa raccomandazione: Voi siete come una fiamma che illumina il mondo intero.
Questa singolare staffetta, che invita a vincere tutto ciò che possa separare, è una iniziativa che vuole diffondere nei cuori di tutti la luce natalizia. Significativa la felice concomitanza che ha visto unite la chiesa salesiana di Vienna, i giovani e la luce portata da Betlemme da un bambini figli di immigrati a conclusione dell’anno che la Congregazione salesiana ha dedicato un maggior impegno missionario a favore delle popolazioni nomadi.
Pubblicato il 24/12/2010
