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22/12/2010 - Venezuela - Prima e dopo l’inondazione de “El Molinete”
Foto dell'articolo -VENEZUELA – PRIMA E DOPO L’INONDAZIONE DE “EL MOLINETE”
(ANS – Caracas) – Dopo aver vissuto i drammatici momenti delle alluvioni nell’opera de “El Molinete” in Venezuela, don Luciano Stefani, Ispettore, ha rilasciato un’intervista all’Ufficio Ispettoriale delle Comunicazioni, nella quale racconta l’angoscia per le perdite materiali e la speranza di poter iniziare nuovamente.

Lo scorso 4 dicembre don Luciano Stefani, Ispettore del Venezuela, ha ricevuto una chiamata dal direttore dell’opera “El Molinete” che lo avvisava della rottura degli argini e dell’inizio dell’inondazione dell’opera; immediatamente don Stefani si è messo in viaggio per manifestare solidarietà e dare appoggio. “Il veicolo con il quale siamo entrati è stato l’ultimo che ha raggiunto El Molinete – racconta don Stefani – perché subito dopo la strada è scomparsa e le vie sono state distrutte”.

Nel centro salesiano erano presenti 4 sacerdoti e 2 seminaristi, 35 studenti, alcuni genitori e insegnanti. Nessuno si aspettava che potesse accadere qualcosa di ancora peggiore, ma la mattina di domenica l’acqua ha raggiunto i due metri. Fortunatamente – dice don Stefani – all’alba un giovane dell’opera, con l’aiuto di altri ragazzi, aveva trasferito il bestiame”.

Prosegue l’Ispettore: “Le perdite materiali sono state immense. È stato perso tutto, persino i pesci di allevamento, dispersi in uno stagno vicino. Saliti sul tetto della scuola abbiamo chiesto aiuto. Il sindaco di Mara, sig. Luis Caldera, ha fatto alzare in volo un elicottero per salvare tutti noi e nell’edificio sono rimasti i Salesiani. Quando le acque sono calate il sindaco ha inviato un camion con cibo e acqua”.

“Anche don Eudo, della diocesi di Zulia, ha coordinato un gruppo di giovani volontari. L’arcivescovo di Maracaibo ha cercato di raggiungere la scuola, ma la forza dell’acqua glielo ha impedito. Devo ammettere che i ragazzi all’interno sono stati eroici, aiutando nell’ottenere il gas e l’acqua e nel salvare quanto era possibile” afferma don Stefani.

Alla domanda sul futuro dell’opera don Stefani rassicura: “Per la fine di gennaio speriamo di avere tutto l’indispensabile per poter accogliere i ragazzi. Con l’aiuto di Dio e la cooperazione di tutti, i ragazzi salveranno l’anno scolastico. Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti per riparare i danni, acquistare il necessario e ripristinare ‘El Molinete’, che si trova in una delle regioni più bisognose del Venezuela: La Guajira”.

Conclude infine don Stefani: “Sono felice perché le persone non hanno sofferto e mi sento orgoglioso della comunità salesiana e dei laici del Centro di Apprendimento Agricolo de ‘El Molinete’, che hanno dimostrato di essere impegnati e sono stati di grande aiuto”.

Pubblicato il 22/12/2010

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