Venezuela – Prima e dopo l’inondazione de “El Molinete” |
Venezuela – Situazione drammatica presso l’opera “El Molinete” |
I Salesiani hanno ricevuto aiuto dalla gente comune, il governo, il comune di Mara, i militari, l’Arcidiocesi di Maracaibo, e molti semplici individui e benefattori. L’arcivescovo della diocesi, mons. Ubaldo Santana, insieme con alcuni sacerdoti, ha preparato un’imbarcazione per assistere i salesiani e portare loro del cibo. Tuttavia, i tentativi sono risultati infruttuosi, a causa della grande corrente del fiume El Limón.
Il pomeriggio del 7 dicembre si sono avuti ben 6 trasferimenti in elicottero e così è stato possibile evacuare la maggior parte delle persone che si trovavano ancora al Centro Don Bosco. Il gruppo degli studenti indigeni, accompagnati da don Isaías Torres, è stato fatto evacuare e attualmente sono nella chiesa del villaggio de El Molinete, nella parte alta del villaggio e perciò al sicuro. L’Ispettore, don Luciano Stefani, è uscito dall’opera con l’ultimo viaggio del pomeriggio.
Sono rimasti nel Centro Don Bosco, al secondo piano, 5 salesiani della comunità insieme a 4 tecnici e 2 giovani. Hanno ricevuto acqua potabile e cibo sufficienti, anche se rimangono ancora isolati e la strada d’accesso in più punti è distrutta.
La situazione senza dubbio è difficile e sono andate perse tutte le attrezzature; tra le principali necessità adesso ci sono quelle di ristabilire l’energia elettrica e poter tornare autosufficienti di acqua potabile.
Ieri, 9 dicembre, don Stefani ritornato a El Molinete per rifornire di alimenti e iniziare a verificare la quantità delle perdite, specialmente per quanto riguarda la scuola e l’azienda agricola destinata alla formazione dei bambini e dei giovani indigeni.
Pubblicato il 10/12/2010