Giunto in mattinata a Macerata, Don Chávez è stato accolto con calore dai ragazzi della scuola, dell’oratorio e del Movimento Giovanile Salesiano, da cooperatori, exallievi, collaboratori, e semplici simpatizzanti dell’opera. Prima tappa della visita è stata il Tempio di Don Bosco, dove la comunità ha ringraziato il Signore per la giornata di festa e per l’opportunità di celebrare un anniversario così importante.
Poi, al termine di un rapido passaggio nei nuovi locali dell’oratorio, benedetti e inaugurati dal Rettor Maggiore, tutti i presenti si sono radunati nel teatro per assistere alla rappresentazione de “I 10 Comandamenti” realizzata dai giovani frequentatori dell’opera. Anche Don Chávez si è lasciato trasportare dall’allegria dello spettacolo e dopo essersi congratulato con i ragazzi, li ha esortati “ad essere annunciatori di Gesù anche con il canto, la musica e la danza”.
Nel pomeriggio il Rettor Maggiore ha incontrato i docenti e gli studenti dell’Università e nell’occasione il Rettore Magnifico dell’ateneo ha conferito a Don Chávez il diploma di “visiting professor”. In qualità di professore, Don Chávez ha allora risposto con una “lectio magistralis” su “Don Bosco e il suo Sistema Educativo” che ha raccolto gli applausi di tutti i presenti.
L’intensa giornata ha riservato proprio per il finire del pomeriggio i suoi momenti più emozionanti. All’interno del Teatro “Lauro Rossi” l’orchestra giovanile “Don Bosco”, alla sua prima esibizione, ha eseguito tre brani in onore del Rettor Maggiore, mentre i giovani di tutti i gruppi giovanili dell’opera gli hanno consegnato dei regali in segno di affetto e ringraziamento per la visita.
Successivamente i ringraziamenti sono giunti anche dalle autorità ecclesiastiche e civili della città: mons. Claudio Giuliodori, vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, ha ringraziato Don Chávez per l’opera educativa e pastorale che il centro ha svolto in tutti i suoi 120 anni di esistenza; e a seguire il sindaco, avv. Romano Carancini, ha ricordato i tanti insegnanti, medici, professionisti, amministratori e politici che sono cresciuti umanamente e professionalmente presso l’Opera Salesiana.
Dopo aver ricevuto il caloroso “grazie” di tutti i salesiani e i giovani dell’opera, Don Chávez ha fatto ritorno a Roma.
Pubblicato il 18/11/2010