Lunedì 1° novembre, come ormai da due anni a questa parte, a Roma si svolgerà la “Corsa dei Santi”, un evento sportivo che, oltre a restituire visibilità alla celebrazione della festività di Ognissanti e a promuovere i valori dello sport secondo la tradizione educativa salesiana, supporta ogni anno un’iniziativa di solidarietà internazionale.
La manifestazione prevede due percorsi, uno competitivo di 10,5 km e uno amatoriale di 3 km. Previsti in piazza Pio XII circa 2000 atleti professionisti e altrettanti partecipanti per la corsa amatoriale.
La campagna di solidarietà che accompagna l’evento servirà a finanziare gli interventi salesiani in Pakistan a favore degli sfollati delle alluvioni dello scorso agosto. Sin dalla fase d’emergenza la comunità salesiana di Quetta, coordinata da don Pietro Zago, si è attivata sostenendo in un primo tempo 1500 famiglie sfollate. Dopo questa prima fase i salesiani di Quetta hanno intrapreso un secondo stadio d’intervento, che ha previsto la distribuzione dei kit di sopravvivenza a molte altre famiglie, rifugiatesi in luoghi molto lontani dagli altri campi profughi della città e difficilmente raggiungibili.
Ma quello che i salesiani di Quetta contano di fare al più presto, per cercare di risolvere in parte i gravi danni causati dall`alluvione, è dare il via alla terza fase del piano d’intervento: “aiutare le famiglie a ricostruire le proprie case e riavviare le attività lavorative che conducevano prima delle alluvioni”. Saranno beneficiate inizialmente 50 famiglie, tra le più povere, e possibilmente originarie della stessa zona. Ogni famiglia riceverà un’assistenza diretta per la costruzione della casa colonica, il recupero del bestiame e dei raccolti. La spesa prevista è di circa 3.000 Euro a famiglia, per un totale di 150.000 Euro.
Nella scorsa edizione la Corsa dei Santi ha sostenuto il Progetto solidale “Libera un bambino soldato” in favore del centro salesiano Don Bosco Sri Lanka, al quale il governo del paese ha affidato la cura e il reintegro di un gran numero di bambini e giovani ex-combattenti.
Grazie all’aiuto dei numerosi donatori, nell’isola asiatica i Figli di Don Bosco hanno potuto fornire agli ex bambini soldato un’assistenza completa: prodotti alimentari, medicinali, abiti e libri, insieme a supporto psico-sociale, consulenza individuale per superare i traumi psicologici, orientamento e assistenza medica. Attraverso le scuole d’istruzione primaria e di formazione professionale, giochi e attività di gruppo i bambini hanno ripreso il cammino di reinserimento sociale e si avviano a superare le tensioni e le esperienze negative represse.
Pubblicato il 29/10/2010