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Messico – Un raggio di luce fra le ombre |
La società della tristezza |
Il 26 ottobre la parrocchia “Maria Ausialitrice” di Puebla ha organizzato una marcia dal tema “Contro la violenza in Messico a favore della Pace”. A motivare la manifestazione è stata la tragica uccisione di Daniela Michelle Hernández, una ragazza di appena 11 anni, una accolita molto assidua che, insieme a migliaia di ragazzi, ha partecipato alle esperienze giovanili della “Pasqua con Gesù” e “Vacanza con Don Bosco”. Lo scorso 24 maggio aveva celebrato la prima comunione, era membro del gruppo giovanile della parrocchia, assidua frequentatrice dell’Oratorio, allegra, semplice, per tutti una buona amica.
I salesiani don Juan de Dios Saúl Santiago Velasco, direttore e parroco, don Abel Jorge Morales Cedillo e don Francisco Ángeles García, dopo la lettura del vangelo hanno guidato la marcia per le strade di Puebla, accompagnati da ragazzi, giovani, genitori, anziani, operai. I mass media locali hanno trasmesso l’evento facendo conoscere i particolari di questo tragico episodio.
I giovani hanno anche affisso manifesti che invitavano a che la violenza non prevalga sulla vita dei cittadini, denunciando la violenza, il traffico di droga, la criminalità, e invitando i cittadini a proteggere bambini e i giovani.
L’uccisione di Daniela si affianca ai fatti di Ciudad Juárez dove il 23 ottobre hanno trovato la morte 14 giovani tra gli 11 e i 19 anni crivellati durante lo svolgimento di una festa e molti altri sono rimasti feriti. Il giorno successivo, domenica 24 ottobre, un’altra strage si è verificata nel centro di riabilitazione “El Camino”, nell’area rurale di Tijuana: 13 giovani hanno perso la vita. Questi episodi sembrano realizzare l’assurda minaccia fatta dai narcotrafficanti che per ogni tonnellata di droga sequestrata avrebbero ucciso 135 persone.
Nonostante i timori, i giovani della parrocchia salesiana sono usciti allo scoperto per sostenere la pace marciando fino la centro parrocchiale dove è stata celebrata l’Eucarestia che ha concluso il novenario dedicato a Daniela. Don Santiago Velasco, nella sua omelia, ha invitato i genitori a non trascurare i figli, a giocare, parlare, dedicare loro del tempo e a guidarli inculcando i valori cristiani che sono l’arma più efficace contro la violenza, educandoli alla fede, alla solidarietà e a pregare il Cristo perchè ci sia Pace.
Nel corso della celebrazione si è fatta memoria di Daniela, ricordata come segno di amicizia con Cristo. Don Santiago Velasco, concludendo la celebrazione, ha invitato i presenti a cantare “Padre Maestro e amico”, canto preferito da Daniela. Poi la gente è ritornata alla casa della ragazza per portare la croce con i suoi genitori e amici in un clima di preghiera.
Nella sezione “Editoriale” di ANS è presente una riflessione su questi tragici avvenimenti.
Pubblicato il 28/10/2010