André, 14 anni ancora da compiere, ha vissuto la maggior parte della sua vita come ragazzo di strada nei quartieri più poveri di Luanda. Con la mamma mentalmente labile, senza notizia certe del papà e dei fratelli, André ha imparato a cavarsela da solo grazie al suo carattere forte e deciso. Anche con i suoi coetanei la vita non è stata facile: nato con sei dita per mano, per evitare di essere deriso dagli altri ragazzi, si è amputato da solo il dito in più della mano destra.
La vita è cambiata quando ha conosciuto i salesiani presso il centro di Kala Kala (che nella lingua del posto significa “lavorare”). Affidato dal governo locale ai Figli di Don Bosco, il centro ha accolto André che ha avuto a sua disposizione laboratori di elettronica, di lavorazione di legno e metallo e di formazione edile e, per la sua vivacità giovanile, campi da calcio, da tennis e una sala giochi; strutture per aiutare lo sviluppo integrale dei numerosi bambini e ragazzi di strada della regione.
André è quindi entrato a far parte del progetto sportivo salesiano “Polidesportivo Dom Bosco” (PDM), che nelle varie sedi sparse in tutto il paese offre una educazione informale a circa 5000 ragazzi e ragazze attraverso corsi di calcio, pallavolo, pallacanestro, handball e capoeira. Nel 2008 il PDM ha stretto una proficua collaborazione con il programma Inter Campus, progetto sviluppato dall’Inter FC per la realizzazione di scuole calcio nelle aree più povere del mondo. A “Kala Kala” l’Inter Campus sostiene circa 350 bambini fornendo materiale sportivo e inviando due volte l’anno degli allenatori professionisti che tengono corsi di formazione agli allenatori locali.
Grazie a questa collaborazione, che unisce la professionalità sportiva dell’Inter FC a quella educativa dei salesiani, Andrè è stato selezionato per partecipare alla I edizione del “Mondiale Inter Campus” organizzata nel settembre 2009 tra Firenze, Siena e Milano. La manifestazione, oltre a favorire il confronto tra culture, tradizioni e folklore di ogni parte del mondo, ha previsto anche visite mediche per i giovani atleti. E così, i medici dell’Ospedale Pediatrico “Meyer” di Firenze hanno scoperto in Andrè una malformazione cardiaca che, non curata, lo avrebbe portato alla morte.
Andrè è stato ricoverato lunedì 12 luglio presso l’Ospedale Pediatrico Apuano di Massa-Carrara. Il giorno seguente ha ricevuto la visita del Presidente dell’Inter FC, Massimo Moratti, e di sua figlia Carlotta, Presidente di Inter Campus.
Mercoledì mattina André ha subito una complessa operazione cardiochirurgia, durata 5 ore. Al termine dell’intervento il suo cuore è tornato come nuovo, ed entro una ventina di giorni il ragazzo potrà tornare in Angola. L’intervento è stato reso possibile grazie all’interessamento dell’Inter FC e della Regione Toscana che hanno coperto le spese.
La storia di André, che aveva già appassionato i lettori del settimanale SportWeek, allegato del popolare quotidiano sportivo italiano “La gazzetta dello Sport”, dimostra come il “gioco di squadra” tra chi opera in prima linea con i ragazzi di strada e chi promuove la solidarietà sia sempre vincente.
Pubblicato il 16/07/2010