In Europa vivono oltre dieci milioni di rom e le loro comunità continuano a soffrire discriminazioni, povertà ed esclusione sociale. In diversi casi, l’accesso a diritti fondamentali come l’educazione, l’impiego, la salute e l’alloggio non è garantito. “È una situazione inaccettabile, di fronte alla quale non possiamo restare indifferenti”, affermano la presidente del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, Micheline Calmy-Rey, e il presidente dell’Assemblea parlamentare del medesimo organismo, Mevlüt Çavuþoðlu.
Il Consiglio d’Europa ha lanciato la campagna “Dosta!” (Basta!), volta a sensibilizzare la popolazione sulla vita, la cultura e la lingua rom per combattere pregiudizi e stereotipi. Forte l’appello, durante il secondo summit dell’Unione Europea sui rom in corso oggi e domani a Cordova, Spagna, l’invito a usare i fondi comunitari ai fini dell’integrazione socioeconomica dei rom indirizzando le azioni per “l’accesso a posti di lavoro, a un’istruzione non segregata, ad alloggi e a servizi sanitari” adeguati, “essenziali per la loro inclusione”.
Queste comunità, per la maggior parte presenti in quasi tutti i paesi europei, sono così rappresentate: Spagna (650mila), Romania (535mila), Turchia e Francia (entrambe 500mila), Bulgaria (370mila), Ungheria (205mila), Grecia (200mila), Italia (130mila) e Serbia (108mila).
La Congregazione salesiana ha dedicato la Giornata Missionaria Salesiana di quest’anno alla promozione educativa e evangelizzatrice dei popoli nomadi. “Io sono con voi” è lo slogan che guida e ispira varie iniziative.
In Slovacchia il sito web della comunità di Košice, nel quartiere Lunik IX, ha aperto una sezione di informazione sulla realtà dei rom. Una iniziativa simile è promossa dai Salesiani dell’Ispettoria della Repubblica Ceca, il sito ispettoriale circa ogni due settimane pubblica articoli sull’impegno dei figli di Don Bosco per gli zingari.
A Kazinckacika, in Ungheria, sono previsti oggi alcuni eventi culturali per gli allievi della scuola e del pensionato. Qui, dove nell’ottobre del 2008 è stata inaugurata una scuola professionale, i salesiani si dedicano completamente alla educazione dei poveri della zona. La scuola, dove il 60% degli studenti sono rom, offre una esperienza di convivenza tra rom e non; studio, gioco, condivisione e preghiera favoriscono l’integrazione della società. I salesiani di Kazinckacika si apprestano ora a progettare e costruire una chiesa necessaria per lo sviluppo dell’opera di educazione e di evangelizzazione.
Pubblicato il 08/04/2010