Spagna – La solidarietà dei giovani in un libro |
Repubblica Dominicana – Campagna di solidarietà scolastica per Haiti |
Repubblica Dominicana – Un grazie lungo un giorno |
Come volontario di ‘Jóvenes y Desarrollo’ partecipo alle attività della ONG locale, la
‘Fundación Sur Joven’ che opera in favore dei giovani dei quartieri più poveri di Barahona. Provvediamo a promuovere l’impegno sociale e pastorale degli adolescenti, e di rafforzare la loro formazione scolare e professionale. Io aiuto il personale nel rafforzamento istituzionale dell’organizzazione e collaboro come animatore in uno dei tre oratori della parrocchia.
Nel lavoro quotidiano ci sono enormi difficoltà per realizzare gli obiettivi indicati dal progetto. Ogni giorno bisogna evitare di cadere nel paternalismo e nella dipendenza dalle istituzioni. Ogni giorno bisogna motivare la partecipazione, rafforzare l’autostima e trovare la maniera affinché una scarsa educazione e una precarietà materiale non ostacolino lo sviluppo integrale dei bambini e degli adolescenti.
Per quanto riguarda la nostra partecipazione al soccorso del popolo haitiano voglio sottolineare l’ottimo lavoro che il popolo dominicano sta svolgendo, poco riconosciuto dai media internazionali. L’Ispettoria della Antille, da Santo Domingo, e comunità come La Vega o Barahona, sostengono continuamente i salesiani di Port-au-Prince.
Siamo andati alla ricerca di vari punti di raccolta, abbiamo accompagnato delegazioni ispettoriali nei loro viaggi ad Haiti, e siamo serviti da punto di incontro o di sosta per gli altri salesiani che volevano arrivare o tornare da Haiti. Per tutto questo sono molto felice di condividere fatiche e allegria con i quattro salesiani che formano la comunità di Barahona.
Penso alla vita che da qualche mese ho lasciato alla mie spalle a Madrid. La mia esperienza come volontario a Barahona avrà raggiunto gli obiettivi che abbiamo delineato con "Jóvenes y Desarrollo” se, oltre ad essere un`opportunità per la crescita personale, troverà compimento se si moltiplica questa sensibilità attorno a me, sia dando una svolta al mio indirizzo professionale e – ancor di più – vocazionale.
Concludo con una piccola riflessione che è un invito alla speranza che qui percepiamo con forza. La ricostruzione di Port-au-Prince sarà un lavoro di molti anni e mi rendo conto che i salesiani della Spagna ricopriranno un ruolo molto importante. Dovremo mantenere per molti anni lo spirito di solidarietà e d’impegno con il popolo haitiano. Ciò non lo si può fare con pietà o spirito d’impotenza. La vera compassione, per dar vita ad una solidarietà efficace, deve avere per obiettivo la speranza, quella che incarna Cristo Resuscitato aprendo le sue braccia verso il mondo”.
Pubblicato il 23/02/2010