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19/2/2010 - Vaticano - Don Titus Zeman, nuovo Servo di Dio della Famiglia Salesiana
Foto dell'articolo -VATICANO – DON TITUS ZEMAN, NUOVO SERVO DI DIO DELLA FAMIGLIA SALESIANA
(ANS – Città del vaticano) – Il 22 gennaio scorso il Prefetto delle Congregazione delle Cause dei Santi ha firmato il “nulla osta” per l’inizio dell’Inchiesta diocesana sul martirio del sacerdote salesiano slovacco don Titus Zeman (1915 – 1969). La sua storia è un ottimo esempio di fedeltà alla causa di Don Bosco.

Don Titus Zeman nacque da una famiglia cristiana il 4 gennaio 1915 a Vajnory, presso Bratislava. Desiderava diventare sacerdote sin dall’età di 10 anni, e compì gli studi ginnasiali e liceali nelle case salesiane di Šaštín, Hronský Svätý Benedikt e a Frištak u Holešova; nel 1931 intraprese il noviziato ed il 7 marzo 1938 emise la Professione Perpetua al Sacro Cuore di Roma.

Studente di teologia presso l’Università Gregoriana di Roma, e poi a Chieri, sfruttava il suo tempo libero per fare apostolato nell’oratorio. A Torino, il 23 giugno 1940, raggiunse la meta tanto desiderata della consacrazione sacerdotale, grazie all’imposizione delle mani del card. Maurilio Fossati. Il 4 agosto 1940, a Vajnory, suo paese natale, celebrò la sua prima messa.

Quando il regime comunista cecoslovacco, nell’aprile del 1950, vietò gli ordini religiosi e iniziò a deportare consacrati e consacrate nei campi di concentramento, divenne necessario organizzare dei viaggi clandestini verso Torino per consentire ai religiosi di  completare gli studi. Don Zeman s’incaricò di realizzare questa rischiosa attività.

Il Servo di Dio organizzò due spedizioni per oltre 60 giovani salesiani. Alla terza spedizione don Zeman, insieme con i fuggitivi, venne arrestato. Subì un duro processo, durante il quale venne descritto come traditore della patria e spia del Vaticano, e rischiò addirittura la morte. Il 22 febbraio 1952, in considerazione di alcune circostanze attenuanti, venne condannato a 25 anni di pena.

Don Zeman uscì di prigione, in prova, solo dopo 12 anni di reclusione, il 10 marzo 1964. Ormai irrimediabilmente segnato dalle sofferenze subite in carcere, morì cinque anni dopo, l’8 gennaio 1969, circondato da una gloriosa fama di martirio e di santità. 

Don Titus Zeman è il centosessantaduesimo “grande” della Famiglia Salesiana e il ventottesimo Servo di Dio. Nella prossima settimana, presso la diocesi di Bratislava, dove il Servo di Dio è morto, verrà celebrata la sessione di apertura del processo.

Pubblicato il 19/02/2010

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