| Argentina – Pellegrinaggio della Fiducia |
| Cina – Una preghiera ricca di intenzioni |
| Croazia - Giovani, pellegrini di fiducia |
Dei partecipanti, per la maggior parte filippini, 500 giovani provenivano da altri paesi asiatici, 200 dall’Europa e dall’America. Tra i convenuti anche alcuni mussulmani di Mindanao, giunti per pregare in comunione.
Durante il pellegrinaggio i giovani non filippini sono stati accolti dalle famiglie di tutto il paese; negli ultimi giorni l’ospitalità è stata offerta da quelle di Manila. Anche la parrocchia salesiana ha preso parte all’iniziativa e ha accolto diversi studenti salesiani di Timor Est.
Il Priore di Taizé, fratel Alois, è stato ospitato, insieme ad altri Fratelli della comunità, dall’Istituto Tecnico Don Bosco. Nel mondo sono più di cento i Fratelli di Taizé, e un buon numero di questi era presente a Manila per quest’evento.
Alle attività hanno preso parte anche molti salesiani: circa 80 professi, oltre 50 aspiranti, prenovizi e giovani salesiani in formazione. Il Delegato per la Pastorale Giovanile dell’Ispettoria “San Giovanni Bosco” delle Fillippine Nord (FIN), sig. Raymond Callo, è stato uno dei membri del comitato organizzatore del pellegrinaggio. Di fatto, la casa di formazione ha sospeso le attività della settimana per accogliere i giovani pellegrini e pregare con loro.
Nel corso di un’intervista, svoltasi all’interno del cortile dell’Istituto Tecnico Don Bosco, fratel Alois ha affermato di conoscere numerosi Salesiani in varie parti del mondo e che spera di poter conoscere il Rettor Maggiore durante la sua visita a a Roma nel mese di marzo. Di recente, ha dichiarato fratel Alois, è stato invitato da due vescovi salesiani europei. Fratel Alois ha anche ricordato una visita fatta ad Haiti alcuni anni fa insieme al fondatore di Taizé, fratel Roger, durante la quale si recarono presso la “Cité Soleil” e la parrocchia salesiana.
Nel corso dell’evento, fratel Alois ha celebrato la Festa di Don Bosco presso l’Istituto Tecnico Don Bosco, insieme con l’équipe di preparazione e di Pastorale giovanile. Egli ha riferito di essere rimasto profondamente impressionato da quanto gli studenti sentano l’amore che Don Bosco ha per loro. Alla domanda su cosa pensasse del “Progetto Europa”, promosso dalla congregazione salesiana, fratel Alois ha commentato che nel vecchio continente la gioventù è “smarrita” nella ricerca di significato e che i giovani emarginati hanno bisogno dell’educazione salesiana.
Pubblicato il 09/02/2010
