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1/2/2010 - Argentina - Una nuova fase della presenza salesiana
Foto dell'articolo -ARGENTINA – UNA NUOVA FASE DELLA PRESENZA SALESIANA
(ANS – San Nicolás de los Arroyos) – Vari gli eventi che hanno caratterizzato la festa di Don Bosco a San Nicolás de los Arroyos, Argentina, dove il Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Pascual Chávez Villanueva, è in visita per l’avvio ufficiale delle due Ispettorie.

La giornata ha avuto inizio con il rinnovo della professione religiosa dei giovani salesiani in formazione. “La disponibilità di questi giovani a rinnovare il proprio impegno nella Chiesa e nella Congregazione è un segno di speranza”, ha sottolineato il Rettor Maggiore ricordando che grazie ad un gruppo di giovani Don Bosco diede continuità all’Opera dell’Oratorio di Valdocco.

Ha fatto seguito un incontro con i salesiani dell’Argentina, per la maggior parte giunti appositamente a San Nicolás de los Arroyos per incontrare il IX successore di Don Bosco. Presenti anche sei vescovi salesiani dell’Argentina mons. Pozzi, mons. Laxague, mons. Romanin, mons. Radrizzani, mons. Ronchino e mons. Melani.

Tema privilegiato è stata la figura del beato Don Michele Rua, primo successore di Don Bosco, delle quest’anno si celebra il centenario della morte. Una figura che ha garantito al carisma salesiano continuità e stabilità nel momento più difficile della nascente congregazione, la morte del suo fondatore. Nello stesso tempo, Don Chávez ha evidenziato le intuizioni e le innovazioni che il beato Rua apportò nei suoi 22 anni di rettorato.

Al termine dell’incontro, prima che i salesiani rivolgessero alcune domande al Rettor Maggiore, è stata presentata la versione spagnola del libro di Don Braido “Don Bosco, sacerdote dei giovani, nel secolo delle libertà”, frutto di lungo lavoro e di varie collaborazioni. Ai vescovi salesiani presenti, agli Ispettori uscenti e ad alcuni artefici di questa edizione è stata consegnata dal Rettor Maggiore una copia del libro.

Nel primo pomeriggio Don Chávez si è collegato via satellite, grazie alla produzione di Missioni Don Bosco, con la Basilica di Maria Ausiliatrice. Nel breve talk-show il IX successore di Don Bosco ha raccontato il viaggio in Argentina, l’incontro con i giovani e alcuni aspetti del carisma e della santità salesiana. Prima di concludere il Rettor Maggiore ha salutato il suo Vicario, don Adriano Bregolin, e i giovani presenti nella basilica di Valdocco, pronti a iniziare la celebrazione della festa di Don Bosco.

Nella chiesa dell’Istituto salesiano di Nicolás de los Arroyos si è svolto poi l’incontro con la Famiglia Salesiana, “frutto della vitalità e fecondità del carisma di Don Bosco”, ha detto Don Chávez. Agli oltre 400 presenti ha ricordato che la riorganizzazione delle Ispettorie è un momento storico importante, non privo di sfide, che deve essere vissuto, assunto e condiviso come un evento di famiglia.

La giornata si è conclusa con una solenne e partecipata Eucaristia celebrata nel cortile dell’Istituto salesiano. Oltre 1200 persone, giunte da ogni parte dell’Argentina, presenti alla messa nonostante che questo sia per l’Argentina un periodo di vacanza estiva e che siano in corso campi scuola di formazione per i ragazzi e i giovani.

Al termine del vangelo sono stati letti i decreti di erezione delle due nuove Ispettorie e dei loro superiori: “Beato Zeferino Namuncurá (ARS) con don Angel Fernandez Artime e “Beato Artemide Zatti” con don Manuel Cayo (ARN).

La realtà sociale e culturale dell’Argentina è diversa da quella del 1875, anno in cui giunsero i primi salesiani, una fase in cui “ci sono nuove opportunità e nuove sfide”. I Salesiani e con la loro la Famiglia Salesiana argentina stanno vivendo una nuova fase della propria storia. Facendo riferimento a Don Rua, il Rettor Maggiore ha detto che oggi c’è bisogno più che mai di salesiani che, come il primo successore di Don Bosco sappiano dare alla Congregazione uno sviluppo vocazionale, una estensione territoriale e una impronta di santità.

Al termine della celebrazione, l’Intendente della città di San Nicolás de los Arroyos, ha salutato ufficialmente il Rettor Maggiore. Una targa, commemorativa dell’evento, è stata scoperta da Don Chávez sotto il porticato dell’Istituto.

Pubblicato il 01/02/2010

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