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27/11/2009 - Italia - Giustizia, culture e Sinodo Africano
Foto dell'articolo -ITALIA – GIUSTIZIA, CULTURE E SINODO AFRICANO
(ANS – Roma) – La sessione pomeridiana della seconda giornata della 74ª Assemblea semestrale dell’Unione Superiori Generali (USG), “Giustizia, culture e Sinodo Africano”, è stata caratterizzata da una serie di provocazioni offerte da vari relatori.

La prima è stata presentata da padre Aquiléo Fiorentini, imc, che ha iniziato il suo intervento ricordando quanto sia importante la spiritualità missionaria per la Chiesa e per la società perché capace di allargare le visioni e la mentalità delle persone dall’interesse personale alla dimensione dell’universale: “essa sogna cieli nuovi e terra nuova, e dona felicità già da oggi a coloro che s’ingaggiano nella sua costruzione”.

Padre Fiorentini, ricordando alcuni temi emersi nel sinodo africano, come il potere della cultura portatrice di solidarietà, riconciliazione e pace, ha rammentato l’universalità del messaggio del Vangelo. Consolare i sofferenti, sull’esempio di Maria, e sviluppare relazioni personali ben curate sono state le indicazioni che il missionario ha indirizzato agli altri superiori prima di concludere il suo intervento con una riflessione sul significato divino del perdono.

L’intervento di padre Edouard Tsimba, cicm, è stato una provocazione sulla vita nelle comunità religiose. Spesso, ha osservato tristemente, le belle dichiarazioni sulla pace e i valori di fratellanza e perdono predicati all’esterno dai religiosi non sono praticati dai consacrati all’interno degli istituti. La soluzione a questi atteggiamenti è racchiusa nel significato dei voti professati: “la solidità delle nostre comunità religiose dipende anzitutto dalla profondità e dall’autenticità dell’attaccamento a Cristo di ogni singolo membro”. Per non perdere mai lo slancio missionario, inoltre, padre Tsimba ha invitato a cogliere l’attualità delle proposte e dei modelli ereditati dal passato, avendo il coraggio, all’occorrenza, di ripensarsi. Concludendo ha ricordato che “solo nella tensione alla santità i consacrati possono puntare ad una efficace evangelizzazione”.

Padre Kieran O’Reilly, sma, ha evidenziato come le congregazioni debbano dar vita ad azioni rapide e concrete in favore dell’Africa. Ha citato l’azione dell’”Africa Faith and Justice Network” che in sede europea e statunitense si occupa di tutelare gli interessi dei paesi africani e di promuovere politiche eque e relazioni economiche corrette. Padre O’Reilly ha invocato una maggiore collaborazione fra le Chiese locali, le Congregazioni e le reti ed organizzazioni di questo tipo. Ha invitato, inoltre, i missionari a contrastare l’immagine dell’Africa che quotidianamente propongono i media, una rappresentazione che dimentica le enormi differenze presenti fra i singoli paesi e che raffigura un continente privo di forze e di volontà, totalmente dipendente dall’aiuto esterno. L’invito, per i consacrati, è di essere “la voce dei senza voce” in Africa.

I lavori della seconda e ultima giornata della 74ª Assemblea semestrale USG sono stati conclusi da un dibattito comunitario guidato da don Mario Aldegani, csj.

Pubblicato il 27/11/2009

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