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29/9/2009 - Filippine - Anche la comunità salesiana coinvolta da “Ketsana”
Foto dell'articolo -FILIPPINE – ANCHE LA COMUNITÀ SALESIANA COINVOLTA DA “KETSANA”
(ANS – Manila) – La violenta tempesta tropicale, soprannominata “Ketsana” dai meteorologi, che ha colpito le Filippine nella giornata di sabato 26 settembre, ha provocato numerosi morti fra la popolazione e ingenti danni alle abitazioni.

Il bilancio aggiornato, ma provvisorio, riferito dal governo afferma che le vittime provocate dall’alluvione sono 240, cifra che già include i 30 dispersi ritenuti ormai irrecuperabili. A causa dell’alto numero di locali distrutti o inagibili a causa della pioggia è altissimo anche il numero degli sfollati, circa 500 mila, di cui 115 mila già accolti nei centri di primo soccorso.

Anche la presenza salesiana nelle Filippine è stata colpita da Ketsana: le diverse opere salesiane presenti a Manila, Mandaluyong, Makati e Parañaque, i centri maggiormente provati dall’alluvione, hanno subito tutti l’allagamento almeno fino al primo piano. In particolare, il Technical College “San Giovanni Bosco” di Mandaluyong vive ore di agitazione: pur situato nell’area ovest della città, dove la tempesta ha causato meno danni, è frequentato da molti ragazzi provenienti dalla parte est di Manila, più povera e maggiormente danneggiata dall’alluvione.

Don Martin Macasaet, Direttore del College “San Giovanni Bosco”, a causa dei black out e delle difficoltà nelle comunicazioni causati da Ketsana, fino a lunedì sera non ha potuto ricevere notizie sulle condizioni di 392 studenti dell’Istituto. Preoccupazioni sono state manifestate anche da sr Mel David, Figlia di Maria Ausiliatrice attualmente in Mongolia, nei confronti della madre, residente a Pasig, un piccolo centro che è stato completamente sommerso dalle acque.

La comunità salesiana filippina ora collabora con le autorità nell’organizzazione dei soccorsi: a Mandaluyong la parrocchia “San Domenico Savio”, già attiva normalmente nelle opere assistenziali, è stata adibita a centro di soccorso temporaneo, e accoglie un gran numero di sfollati; lo studentato “Maria Ausiliatrice” di Parañaque, per far fronte all’emergenza ha sospeso le lezioni ed è stato trasformato in rifugio; l’équipe di Pastorale Giovanile dell’Ispettoria “Filippine Nord” (FIN) si sta occupando di come coordinare azioni di soccorso verso la popolazione mettendo a disposizione le varie opere salesiane; il centro di Manila-Tondo, situato sulla costa ovest, ha subito pochi danni e offre il proprio aiuto alle altre opere salesiane.

Nello stato di calamità attuale, l’azione salesiana è davvero significativa, considerato che anche nei centri di soccorso adibiti dal governo scarseggiano l’acqua potabile e i medicinali per far fronte alle cure. I soccorsi offerti dai Figli di Don Bosco alleviano le sofferenze delle numerose persone colpite dall’alluvione e rispondono in pieno all’appello pubblico lanciato dalle autorità filippine per la richiesta di medicine, acqua, cibo, e sostegno medico volontario.

Pubblicato il 29/09/2009

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