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14/1/2009 - Repubblica Democratica del Congo - Una luce tra le tenebre di Goma
Foto dell'articolo -REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO - UNA LUCE TRA LE TENEBRE DI GOMA
(ANS – Goma) – L’esperienza del “Centre des Jeunes Don Bosco” di Ngangi-Goma è stata presentata durante il congresso “Sistema Preventivo e Diritti Umani” quale “buona pratica” per la promozione e la tutela dei diritti umani nello stile educativo salesiano.

A raccontare il lavoro svolto dai salesiani e dai laici collaboratori, tra i quali alcuni volontari del VIS, è stato don Mario Pérez, direttore del Don Bosco Ngangi. La sua testimonianza è stata preceduta dal video, sempre prodotto da Missioni Don Bosco-Media Centre di Torino, “Goma, dalle tenebre una luce”. Il filmato apre con la straziante dichiarazione di una madre rifugiata nel campo di Mugunga: “Voglio tornare a Sake, il mio villaggio; qui siamo ridotti alla fame, non mangio dall’altro ieri”, che racchiude ed esprime tutta la tragedia che negli ultimi mesi si è andata intensificando nella regione del nord Kivu.

Il Centro, aperto nel 1988, si è trasformato nel tempo in uno dei luoghi di accoglienza e recupero dei minori a rischio più importanti dell’intera regione. Al numero contenuto di minori, ragazzi di Ngangi o provenienti  dei villaggi vicini, si sono aggiunti dal 1998, in seguito all’acuirsi della guerra, bambini e ragazzi appartenenti a tutte le etnie e provenienti anche da zone remote del paese, fuggiti o dispersi dopo aver visto uccidere o portare via le proprie famiglie.

Oggi al Centro sono accolti bambini e giovani che si trovano sulla strada, non accompagnati, malnutriti, ragazzi soldato, sfollati e tutti i minori in condizione di povertà, emarginazione e sfruttamento. I servizi che i salesiani e gli operatori di Ngangi-Goma sono molteplici: attenzione alle necessità dei più bisognosi, valorizzazione e promozione della dignità e dei diritti umani, proposta di un percorso educativo globale.

Ai ragazzi è data la possibilità di studiare e di ricevere una formazione professionale in funzione della loro età e delle loro capacità. Una equipe sociale è incaricata dell’identificazione, delle ricerche e dell`elaborazione dei progetti di reinserimento dei giovani presi in carico dal Centro.

Per assicurarsi la sostenibilità del reinserimento del ragazzo in famiglia si avvia un progetto di vita che pone l’attenzione ai bisogni di tutto il gruppo familiare.

“Lo scopo è reinserire il bambino nella società, ridargli dei diritti. – dichiara don Mario Pérez - Quando non c’è una famiglia, per un po’ facciamo noi la famiglia, ma bisogna pensare che nell’avvenire dovrà costituirsi lui la sua famiglia. Per renderlo autonomo dunque noi gli mettiamo a disposizione una casa. Se il bambino è grande ed ha un fratello, una sorella o una zia che può prendersi la responsabilità di seguirlo, e non ha altro alloggio, allora gli diamo la casa. Quelli che beneficiano di questi aiuti devono pagare qualcosa con il loro lavoro, anche se si tratta di microcredito. Devono rimborsare qualcosa per dire che veramente gli appartiene. Questo è un modo per renderli fieri di se stessi”.

È stata proprio la visita degli operatori di Missioni Don Bosco Media Centre di Torino e del VIS, che hanno realizzato il video, a favorire, attraverso una mirata campagna giornalistica, una attenzione dei media italiani sulla tragedia di Goma.

Pubblicato il 14/01/2009

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