(ANS - RMG)- Il secondo pomeriggio delle Giornate di spiritualità, venerdì 15 gennaio, continua all’insegna dell’Avventura dello Spirito. Il clima generale è sempre più positivo e accogliente. I partecipanti ora si conoscono e gli scambi sono sempre più cordiali. Si respira sempre più “aria di famiglia”.

Alle 15,30, la relazione sul fascino e l’avventura dello Spirito in don Bosco è tenuta dal direttore del Bollettino Salesiano, don Bruno Ferrero, ed ha come titolo “Don Bosco: lezioni di Life Coaching”. Nella cultura odierna, anche universitaria, il termine di “life coaching” si affianca sempre più a educazione, strategie di formazione e simili. Il relatore cerca di dimostrare come don Bosco sia stato un “life coach” straordinario, con una capacità eccezionale di “donare vita”: accanto a lui i ragazzi e i giovani pestati da una società incurante e dura, rifiorivano ritrovano forza, coraggio, speranza e l’ottimismo radicale che viene dalla fede.

Dopo la pausa, una tavola rotonda, con interventi di alto livello, presenta alcuni capolavori di santità salesiana e quindi delle immense possibilità che lo Spirito può far sbocciare nelle persone che lasciano abitare nella loro interiorità.

La professoressa Elisabetta Casadei, postulatrice della causa di beatificazione del Beato Alberto Marvelli, racconta la splendida testimonianza di questo giovane, morto a soli 28 anni vissuti “di corsa”, come educatore appassionato, ingegnere competente, profondamente innamorato di Dio e degli uomini, fino a rischiare più volte la vita. «La mia vita non sia che un atto d’amore» scrisse nel suo Diario.

La professoressa Ludovica Maria Zanet, collaboratrice della Postulazione Generale della Famiglia Salesiana, espone la vita del Venerabile Servo di Dio don Giuseppe Quadrio sdb. Un giovane prete intelligente fino alla genialità, che scrive: «O santo o nulla. Il santo non può vivere alla comune, alla meglio, dando molto a Dio e tenendosi qualcosa anche per sé. Ora io devo e voglio assolutamente farmi santo. Non voglio infatti che in me fallisca il piano divino che mi vuole santo».

La parola passa poi a Don Pier Luigi Cameroni, Postulatore della Congregazione Salesiana, che illustra la splendida avventura di Mamma Margherita. Lo Spirito trovò in lei un’anima colma di fede e un cuore materno senza confini. «Dio era in cima a tutti i suoi pensieri». Sentiva di vivere alla presenza di Dio ed esprimeva questa persuasione con l’affermazione a lei abituale: «Dio ti vede». Don Bosco ricorderà sempre i suo insegnamenti e ciò che aveva appreso alla sua scuola e tale tradizione segnerà il suo sistema educativo e la sua spiritualità.

Dopo la cena, tutti i partecipanti alle Giornate si sono avviati verso la Casa Salesiana di Cinecittà per assistere al “Don Bosco il musical” il celebre spettacolo con Marcello Cirillo.

La giornata si conclude con la sempre gradita “Buonanotte” del Rettor Maggiore.

Pubblicato il 16/01/2016