India – Tutti all’opera per soccorrere gli alluvionati |
Nepal – Un paese che continua a soffrire |
(ANS – Dimapur) – Un terremoto di magnitudo 6,8 della scala Richter, con epicentro a Tamenglong, nello Stato di Manipur, ha colpito il Nord-Est dell’India nelle prime ore di lunedì 4 gennaio. Ad esso si sono accompagnate altre 20 scosse minori. La scossa si è percepita in Bangladesh, Myanmar, Bengala Occidentale e negli Stati indiani confinanti e nei primi resoconti sono stati segnalati circa 10 vittime, numerosi feriti e case distrutte.
L’Ispettoria salesiana di Dimapur, nel cui territorio è situato l’epicentro del sisma, conta molte presenze salesiane tra scuole, centri giovanili e parrocchie. Anche le Ispettorie adiacenti di Silchar (INS) e Guwahati (ING) hanno un certo numero di istituti nella zona colpita dal terremoto e numerosi gruppi della Famiglia Salesiana operano in questa medesima regione.
Don Nestor Guria, Ispettore di Dimapur, ha detto che tutti i religiosi, gli studenti e i membri della Famiglia Salesiana stanno bene. Secondo le prime notizie solo una crepa minore è stata avvistata sul muro di una chiesa a Tamenglong, l’epicentro del terremoto, dove ha sede una presenza salesiana con una parrocchia e una scuola.
Don George Menamparampil, Direttore della Procura Missionaria Salesiana per l’Asia Sud, da Nuova Delhi ha riferito di non aver avviato alcuna operazione di soccorso, considerato che il Governo dello Stato di Manipur, con il sostegno del Governo federale, è in grado di gestire la situazione.
Piccoli terremoti sono frequenti nella regione himalayana, dato che le placche tettoniche si trovano sotto forte tensione; in futuro, anzi, si prevede un terremoto ancora maggiore a quello del 4 gennaio, che è stato il più forte nella regione dal 1950.
Pubblicato il 7/01/2016