(ANS – Roma) – I Superiori generali dei vari Istituti di Vita Consacrata sono riuniti dalla giornata di ieri, mercoledì 25 novembre, presso il Salesianum di Roma, per la loro 86ª assemblea semestrale, sul tema “Abbracciare il futuro con speranza. I Consacrati con il popolo di Dio in cammino”. La giornata di ieri è stata dedicata alla riflessione sul recente Sinodo dei Vescovi sul ruolo della famiglia.

Dopo il saluto iniziale del presidente p. Adolfo Nicolás, SJ, hanno preso la parola 4 Delegati che hanno partecipato al Sinodo.

P. Baawobr, dei Missionari d’Africa, ha manifestato di essere rimasto colpito dalle diverse sensibilità e dai tanti problemi sollevati, aggiungendo che la convergenza finale su un documento di sintesi “è un segno che lo Spirito di Gesù ha agito e ha accompagnato l’assemblea”.

Per p. Schroeder, dei Benedettini di Sant’Ottilia, il vero punto nodale del sinodo è stato nella sfida della globalizzazione. “Come può la Chiesa conservare la sua unità, come Chiesa universale, di fronte all’enorme diversità culturale?” si è domandato, concludendo che “dobbiamo incarnare i valori della nostra fede con più profondità nelle nostre rispettive culture”.

Secondo fra Cadorè, Domenicano, la “questione nodale” del sinodo, per lui, è stata quella della “ecclesialità”. E, ha sostenuto, attraverso una teologia della comunione, dalla vita dei credenti dovrebbe trasparire la “buona notizia” del mistero pasquale, valorizzando le famiglie come luoghi di mediazione fino a farne le prime “evangelizzatrici”.

Fra Hervé, dei Piccoli fratelli di Gesù, infine, ha richiamato alcuni “punti forti” del Sinodo, indicati dal Papa stesso, come: ripartire da Nazareth, assumere uno sguardo di misericordia su ogni singola persona, puntare su una Chiesa pienamente sinodale, l’importanza dell’accompagnamento e di uno sguardo sempre più misericordioso.

I lavori sono proseguiti nel pomeriggio con la relazione del segretario generale, p. David Glanday sul triennio 2012-2015.

Nella mattina di oggi, giovedì 26, le attività si sono aperte con un dialogo a più voci sempre sui lavori del Sinodo, che stavolta ha coinvolto il prof. Manuel Jésus Arroba Condé, Clarettiano, Preside della Facoltà di “utriusque iure” della Pontificia Università Laterana; don Saulo Scarabattoli, parroco a Perugia e cappellano del carcere; e la prof.ssa Giuseppina De Simone, Docente presso la Facoltà Teologica di Napoli.

In tarda mattinata ha poi avuto luogo l’elezione del nuovo Presidente. I Superiori Generali riuniti hanno eletto fra Mauro Johri, Ministro generale dei Frati Minori Cappuccini.

Nel pomeriggio sarà eletto anche il Vicepresidente dell’USG.

Pubblicato il 26/11/2015