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25/11/2015 - Repubblica Centrafricana - La violenza aumenta a Bangui, a pochi giorni dalla visita del Papa
Foto dell'articolo -REPUBBLICA CENTRAFRICANA – LA VIOLENZA AUMENTA A BANGUI, A POCHI GIORNI DALLA VISITA DEL PAPA

(ANS – Bangui) – “La situazione è davvero brutta. La violenza è aumentata e tutte le notti si sentono i rumori degli spari e delle granate” racconta uno dei missionari salesiani che lavorano nel quartiere Damala di Bangui. “Inoltre, alcune parrocchie e luoghi in cui vengono accolti gli sfollati sono stati attaccati dalle milizie Séléka” aggiunge.

I salesiani sul posto rilevano anche che nelle ultime settimane sono aumentate le uccisioni e le violenze per le strade della capitale, in particolare nella zona più vicina al quartiere PK5. Ciò ha fatto sì che centinaia di persone siano fuggite dalle loro case e il numero degli sfollati sia cresciuto.

Le presenze salesiane in Bangui, a Damala e a Galabadja, ospitano oggi oltre 10.000 persone alla ricerca di un luogo sicuro in cui vivere. “Un altro grande problema che stiamo patendo è la mancanza di cibo sufficiente a sfamare tutta questa gente – dicono i religiosi –. Nessuno è al sicuro. Pochi giorni fa uno dei nostri missionari è dovuto scappare di corsa a causa di una sparatoria, e ad un gruppo dei nostri giovani, tra i quali c’era anche uno studenti del nostro centro professionale, è stato sequestrato. Fortunatamente sono stati rilasciati”.

Nonostante questa difficile situazione, Papa Francesco ha confermato la sua decisione di visitare la capitale della Repubblica Centrafricana e proprio oggi, 25 novembre, ha iniziato il suo viaggio in Africa, a partire dal Kenya. “Siamo certi che la sua visita ci porterà arie di pace”, affermano i Salesiani.

Allo stesso modo, il Rettore della cattedrale di Bangui, mons. Mathieu Bondobo, ha definito come un “momento di grazia per tutto il popolo del Centrafrica”, la decisione del Papa di aprire la prima Porta Santa del Giubileo a Bangui, il 29 novembre, durante la sua visita pastorale nel paese.

“Attraverso la Porta Santa, Dio ci viene incontro e ci apre la porta, ci indica la strada che ci porta a Dio e questa strada passa attraverso il perdono, la misericordia”, ha commentato il Rettore ai microfoni della Radio Vaticana, esprimendo gioia per il “gesto eccezionale” del Pontefice.

In forza del suo amore per le “periferie”, il Santo Padre ha scelto “il Centrafrica, un Paese che sta vivendo un momento difficile della sua storia”, ha sottolineato mons. Bondobo. L’intenzione del Papa, ha proseguito, è quindi quella di aiutare il popolo centrafricano ad “uscire da questa situazione terribile che sta vivendo per vivere nella pace e andare incontro a Cristo”.

Pubblicato il 25/11/2015

comunica ANS news


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